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Ristori alle imprese, interpellanza di Paolucci

20 gennaio 2022 - 16:46

(ACRA) - “Come per i ritardi collezionati con l’erogazione dei ristori del Cura Abruzzo 1 e 2 a famiglie e imprese, migliaia di piccoli e medi imprenditori, soprattutto del comparto turistico, aspettano ancora i ristori previsti dalla legge regionale n. 9 del 18 maggio scorso. Nessuna novità, ad oggi, sull’iter della misura, nata proprio per sostenere la ripresa di tante attività rimaste ferme per mesi, per questo chiediamo all’Esecutivo di sapere a che punto è e di muoversi, nel caso in cui tutto si sia arenato”, così il capogruppo PD in Consiglio regionale, Silvio Paolucci che ha depositato un’interpellanza per chiedere, "a distanza di otto mesi dall’approvazione della L.R. 18 maggio 2021, n. 9, quante sono le risorse effettivamente impiegate per le finalità ivi previste e il numero delle imprese che hanno beneficiato degli strumenti finanziari previsti dalla disposizione legislativa, nonché, infine, quali misure straordinarie e urgenti di contrasto alla crisi emergenziale economico- finanziaria quale effetto della pandemia da SARS-CoV-2". “Abbiamo chiesto notizie, ma temiamo la risposta - aggiunge Paolucci - considerata la mancanza di programmazione a cui questo governo regionale ci ha abituato – incalza l’ex assessore al Bilancio – Eppure si tratta di misure a favore delle micro, piccole e medie imprese, con particolare riguardo al settore della ristorazione, a quello turistico-alberghiero, alle filiere ad essi correlate operanti sul territorio della Regione Abruzzo nonché a favore delle imprese che hanno subito restrizioni previste per le "zone rosse" per effetto delle Ordinanze del Presidente della Regione, quindi una realtà sensibile che in questi mesi ha fatto i salti mortali per restare sul mercato. L’utilizzo dei 10 milioni di euro previsti dalla legge 9 è subordinato all'espletamento delle procedure di riprogrammazione delle risorse a valere sull'Asse III e Asse IX - Azioni 3.5.1 e 3.6.1 del POR FESR Abruzzo 2014/2020 e questo ci fa temere molto sui tempi che le imprese dovranno ancora aspettare per averle. La Regione dica a che punto si trova, accolga la preoccupazione della Casartigiani, Claai, Cna, Confapi, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti, che chiedono che la legge venga attuata e ricordi che un provvedimento trasversale e unanime, che peraltro aveva natura di urgenza, non può attendere un anno per diventare realtà, mentre altre amministrazioni di regioni vicine stanno mettendo in campo risorse ingenti proprio a sostegno di questa dimensione, per salvarla da un tracollo che senza la sinergia delle istituzioni è destinato a vivere in grande sofferenza”. (com/red)

 

 

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