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Falivene: dai ragazzi grande apertura al confronto

31 maggio 2022 - 15:38

(ACRA) - La Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Abruzzo, Maria Concetta Falivene è intervenuta al Convegno “#NonRimetterciLaFaccia. Le scuole in Ospedale per la Prevenzione dei traumi facciali”, nell’ambito del progetto della Chirurgia Maxillo Facciale di Pescara per la prevenzione dei traumi cranio-maxillo-facciali, dedicato in particolare agli adolescenti, sotto l’egida del Comune di Pescara, della Regione Abruzzo e dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza (A.G.I.A.). “Da un colloquio costante con il dottor Giuliano Ascani che dirige l’Unità Operativa di Chirurgia Maxillo Facciale dell’Ospedale di Pescara – spiega Falivene - sono nate una serie di iniziative nell’ambito della prevenzione dei traumi che possono interessare i minori. Il dottor Ascani si è sempre mostrato sensibile e attento rispetto a questi argomenti e ha accolto con entusiasmo la mia idea di dar vita a un progetto ad hoc che preveda un aiuto per i circa 270 minori non accompagnati che soffrono di patologie oro maxillo-facciali”.  “L’evento di ieri, nel corso del quale abbiamo affrontato vari temi come gli incidenti stradali, la violenza di genere, il bullismo e le dipendenze da alcool e droga – ha poi aggiunto la Garante - rappresenta certamente un’occasione favorevole per affrontare questi temi e promuovere un colloquio con le scuole. Il successo dell’iniziativa,  che ha l’obiettivo di formare ed educare i ragazzi delle scuole pescaresi allo scopo di prevenire traumatismi che per la maggior parte delle volte sono causati da comportamenti sbagliati ed inosservanza delle regole di sicurezza, è messo in evidenza proprio dai ragazzi che hanno partecipato in modo attivo. Hanno espresso pensieri molto profondi che tengono accesa la speranza nell'affrontare certe tematiche in modo risolutivo anche in futuro. I ragazzi hanno risposto alle questioni che ho posto durante il mio intervento nel corso del quale ho affrontato le cause del bullismo, della violenza di genere e della rabbia che spesso i più giovani esprimono in varie forme. Voglio sottolineare la grande apertura al confronto – ha concluso Falivene - che ho sempre sostenuto e credo che noi adulti abbiamo il dovere di porre maggiore attenzione proprio all’ascolto dei nostri ragazzi”.   (red)

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