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Pd: grazie a noi bloccati gli insediamenti della Grande distribuzione fino al 2030

11 giugno 2025 - 18:47

(ACRA) - “Grazie alla nostra mobilitazione e alla proposta costruita insieme a Confesercenti Abruzzo, siamo riusciti a ottenere la proroga al dicembre del 2030 del blocco degli insediamenti della grande distribuzione e dei parchi commerciali. Sebbene non sia passata la proposta di stralciare la norma che consente gli insediamenti di media distribuzione nelle aree produttive dismesse, contenuta nel testo varato dal centrodestra, comunque attraverso più di un emendamento e un lavoro importante, siamo riusciti a calmierarne le dimensioni e a evitare i cosiddetti “parchi commerciali” cioè la localizzazione di più superfici di media vendita in lotti adiacenti. Un riscontro che ci vede impegnati, perché ci siano regole rigorose che consentano al commercio abruzzese di resistere e non subire la concorrenza dei grandi”, così il gruppo regionale del PD, proponente le modifiche passate oggi in Aula. “La proposta di legge del centrodestra ha reso possibili le autorizzazioni per le “medie struttura di vendita”, fino ai 2500 mq nelle aree produttive. Strutture dunque chiaramente impattanti, che vengono sdoganate nelle vicinanze di stabilimenti industriali, depositi e in aree interessate da un forte transito di mezzi pesanti – illustrano i consiglieri, Silvio Paolucci, Antonio Blasioli, Pierpaolo Pietrucci, Antonio Di Marco e Sandro Mariani – togliendo ulteriori spazi all’industria e danneggiando il piccolo commercio locale. Con le modifiche apportate oggi, però, siamo riusciti in parte a diminuire l’impatto di questa norma. Infatti, poiché per ciascun lotto sarà possibile insediare media superficie di vendita fino a un massimo di 2.500 mq, nel caso in cui le strutture di vendita dovessero insediarsi in lotti confinanti questi limiti di superficie massima non saranno più per la singola struttura, ma complessivi di tutte le strutture delle aree confinanti. In sintesi, qualora dovessero insediarsi due strutture commerciali di media distribuzione su due aree confinanti, non potranno essere ognuna di 2500 mq, ma questo limite dovrà essere complessivo. Inoltre, poiché dovrà esserci una precedente ricognizione delle aree industriali dismesse da parte di Arap e del Consorzio Sviluppo Industriale Chieti – Pescara, abbiamo ottenuto che la stessa dovrà ricevere il parere obbligatorio seppur non vincolante da parte della Commissione attività produttive del Consiglio Regionale previa audizione delle organizzazioni di categoria. Si tratta, nel complesso, di un buon risultato, sia perché siamo riusciti a rimandare al 2030 il blocco dei grandi insediamenti commerciali, che sarebbe scaduto alla fine di quest’anno, arrestando così ulteriori appetiti per l’Abruzzo, regione già oberata, sia perché siamo riusciti, seppur senza ottenere lo stralcio della norma sulla media distribuzione, almeno ad attenuarne l’impatto, anche grazie al sostegno arrivato da Confesercenti, audita in Commissione durante il percorso di questo progetto di legge”. Il PD ha deciso di non prendere parte al voto finale uscendo dall’aula, in quanto la norma, oltre a queste misure sul commercio nelle aree produttive dismesse, conteneva misure che esulavano dal “salva-casa” che era l’oggetto originario della proposta di legge e molto impattanti sull’urbanistica e sul decreto sviluppo che per come formulate non potevano trovare la nostra condivisione. (com/red)

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