Scuola, Sospiri: arriviamo carichi di grandi idee che dobbiamo tradurre in azioni concrete
05 settembre 2025 - 12:44
(ACRA) - “Il mondo si regge su due categorie di persone: chi indossa una divisa e chi decide di dedicare la propria vita cercando di formare gli uomini e le donne del futuro. Agli insegnanti, ai docenti, a tutto il personale del mondo della scuola va il mio ringraziamento per le sfide che ogni giorno affrontano con grande coraggio, in una società in costante evoluzione che impone velocità e capacità di adattamento. La Regione Abruzzo garantirà sempre la propria vicinanza e presenza, lavorando dietro le quinte, per tentare di facilitare là dove e quando possibile, l’operato dei nostri operatori della formazione”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri partecipando stamane all’evento di apertura dell’anno scolastico promosso nella Sala Consiliare del Comune di Pescara dall’assessore alla Pubblica Istruzione Valeria Toppetti.
“Credo che il 2025 si apra per il mondo della scuola con qualche problema in meno dello scorso anno, che non significa che abbiamo risolto tutte le istanze del territorio, ma sicuramente testimonia il nostro impegno – ha sottolineato il Presidente Sospiri -. Istituzionalmente arriviamo carichi di grandi idee e grandi idealità che dobbiamo però tradurre in azioni concrete per non farle restare belle enunciazioni. Per farlo dobbiamo essere capaci di immedesimarci nella grande missione che viene compiuta ogni giorno da centinaia di lavoratori del mondo della scuola, dirigenti, docenti, personale amministrativo, perché vale la pena ricordare che la scuola italiana resta la migliore esperienza educativa al mondo. Come Regione Abruzzo, con l’assessore Santangelo, abbiamo in cantiere grandi progetti per contrastare il fenomeno dell’abbandono dei banchi e personalmente mi sono ripromesso di dare una mano al settore della formazione cercando di promuovere l’applicazione delle best practice sull’altro lato della barricata della scuola, ovvero intervenendo su quel comparto complesso rappresentato talvolta dai genitori che devono tornare a capire un dato fattuale che prima era scontato, era la premessa nelle famiglie quando scattava la prima campanella, ovvero la capacità di dire ai propri figli ‘fai quello che ti dicono i tuoi insegnanti’, la capacità di non interferire e non disturbare l’azione di chi senza un ritorno economico, senza interessi personali, spesso rinunciando anche al proprio tempo libero e a impegni personali familiari, ha deciso di impegnare la propria vita prima per formare se stesso, poi per formare i nostri ragazzi. Dovremo tornare a parlare ai genitori e ricordare loro quanto sia importante far lavorare in serenità i nostri docenti. Come Presidenza del Consiglio regionale garantirò sempre la massima attenzione al mondo della scuola, sia sotto l’aspetto delle progettualità formative che delle necessità strutturali, perché rappresenta uno dei migliori investimenti che le Istituzioni possono fare”. (com/red)