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Commissione Vigilanza, Blasioli: "Tardiva disponibilità da Areacom a rettificare il bando"

26 settembre 2025 - 08:23

(ACRA) – “Con l’odierna (ieri ndr) audizione in Commissione di Vigilanza del direttore di Areacom, Donato Cavallo, è stata finalmente chiarita la questione della ‘fuga di notizie’ venuta alla luce durante il Consiglio comunale straordinario sulle terme, tenutosi a Caramanico lo scorso 11 agosto, riguardante il bando di gara tuttora in corso per l’affidamento in concessione dello sfruttamento delle acque” riferisce il vicepresidente del Consiglio Regionale, Antonio Blasioli. “In quella sede infatti, durante il dibattito, la minoranza consiliare aveva mostrato una lettera su carta intestata di Areacom e con in calce il nome del direttore di Areacom (senza firma), in cui quest’ultimo rispondeva a dei chiarimenti richiesti in via ufficiale - tramite pec - dal Sindaco di Caramanico. Con grande sorpresa di tutti – spiega Blasioli - dunque, la minoranza consiliare aveva ricevuto la lettera ancor prima del principale destinatario, il Comune di Caramanico, che ha ricevuto la pec ufficiale solo il giorno successivo, ovvero il 12 agosto. Circostanza a dir poco ambigua per cui avevamo chiesto delucidazioni. Ebbene, questa mattina, il direttore ha chiarito come questo sia successo, facendo luce su una vicenda incredibile per la sua irritualità. A fornire la lettera alla minoranza consiliare di Caramanico sarebbe stato infatti il presidente Marsilio, a cui il direttore Cavallo aveva anticipato la bozza della risposta, non firmata e non protocollata, tramite whatsapp”. “Il modus operandi appare più che mai irrituale – sottolinea il vicepresidente - e desta profondo sconcerto. Trattandosi di informazioni su una gara pubblica in corso, sarebbe stato decisamente più opportuno rispettare la massima formalità e trasparenza, anche perché le precisazioni richieste dal Sindaco erano relative ad alcuni aspetti del bando, nello specifico a chiarire se una premialità in esso contenuta, e destinata a possessori di stabilimenti termali in zone ‘tecnicamente compatibili con il punto di prelievo’ (Caramanico), potesse aprire la strada al trasferimento delle acque in altro luogo, arrecando ulteriore danno alla comunità caramanichese. Esprimiamo, da parte nostra, la forte censura per il comportamento tenuto sia dal direttore sia dal presidente della Regione, che si è comportato da uomo di parte, diffondendo all’esterno documenti non protocollati né firmati”. “Nel corso della seduta, tuttavia, non è arrivato alcun chiarimento sul ruolo e sulle attribuzioni e competenze di legge del presidente della Regione sulle procedure di gara, visto il suo intervento attivo nella vicenda. Al di là dei chiarimenti sulla deplorevole fuga di notizie – prosegue Blasioli - la commissione – convocata dal presidente Sandro Mariani, che ringrazio - è stata anche l’occasione per entrare nello specifico del bando. Le risposte fornite da Areacom sono rassicuranti, perché sembrano escludere la possibilità di uno ‘spostamento’ delle acque termali. Tuttavia, nel capitolato tecnico continuano ad esserci evidenti contraddizioni che rischiano di prestarsi ad equivoci e malintesi, ma solo oggi, 25 settembre 2025, (ieri ndr) con la gara in scadenza il prossimo 15 ottobre, il direttore di Areacom si è reso disponibile a valutare, assieme al Servizio Politica Energetica e Risorse del Territorio e a tutela del Comune di Caramanico e della Regione, la rettifica del bando nei passaggi contestati”. “C’è poi un’altra questione che ho messo in evidenza, quella relativa alla sorgente ‘Gisella’,  - spiega ancora - che ha una potenzialità di emungimento di 0,5 litri al secondo e da sola non può consentire l’attività termale, dato che in alcuni momenti della stagione occorre molta più acqua. Non è chiaro quindi per quale motivo non sia stata inclusa nel bando anche la concessione a uso termale dell’acqua della sorgente ‘Pisciarello’, che invece ha una capacità di emungimento di oltre 1 l/s. Su questi aspetti il Sindaco ha chiesto di essere consultato prima di una eventuale riformulazione del bando, al fine di evitare altri errori e devo dire che solo oggi si è registrata un’apertura su questo. Apertura però assolutamente tardiva, in quanto già lo scorso agosto, a seguito della lettera del Sindaco di Caramanico e delle mie osservazioni, si sarebbero potuti apportare i dovuti correttivi. Senza contare che l’inclusione nella procedura dello sfruttamento della fonte Pisciarello avrebbe probabilmente reso il bando  più appetibile. Nel frattempo, le settimane passano e la Regione Abruzzo continua a non imparare dai propri errori”. “Dobbiamo infatti registrare, per l’ennesima volta, come ci sia a monte l’ostinata indisponibilità a confrontarsi con chi da sette anni sta subendo tutte le ripercussioni della chiusura dello stabilimento termale, ovvero il comune di Caramanico e l’intero comprensorio della Maiella. Una scelta politica precisa e rinnovata anche in questa occasione, come dimostra la lettera anticipata solo ai consiglieri di centrodestra. Ci auguriamo quindi  - conclude - che il segnale di apertura mostrato dalla parte tecnica della Regione non resti un caso isolato ma sia il preludio di una più proficua collaborazione per il bene di Caramanico e il futuro delle terme”. (com/red)

 

 

 

 

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