Dove la Cultura abita il territorio, presentato l'evento di giovedì prossimo
25 novembre 2025 - 11:36

(ACRA) - Questa mattina nella sala Silone di Palazzo dell'Emiciclo è stato presentato l’incontro previsto per giovedì 27, nell’abbazia celestiniana di Santo Spirito al Morrone intitolato “Dove la cultura abita il territorio – Le nuove missioni”. Massimiliano Metri, docente ISSRAQ e Presidente Fondazione MIR, nell’illustrare l’iniziativa ne ha indicato gli obiettivi generali: “Il sistema dove la cultura abita il territorio”. È un titolo che non descrive solo un appuntamento, ma un cambio di paradigma. La cultura non può più essere considerata un lusso, un privilegio o un luogo da visitare passivamente. La cultura è un sistema produttivo, vivo, capace di generare competenze, professionalità, e sviluppo economico, una rete museale che produce, forma, genera valore. Significa che il luogo diventa un centro di competenze attive, non un semplice luogo espositivo. Crediamo in una cultura che non si osserva soltanto, ma che si vive nei laboratori, nella ricerca, nelle residenze, nei percorsi formativi e nel dialogo continuo con il territorio. Un ringraziamento particolare va alla Regione Abruzzo, che partecipa attivamente al progetto. Il museo di Sulmona dedicato al Realismo vuole essere uno strumento della Regione, un luogo che valorizzi la sua identità e che contribuisca alla produzione culturale contemporanea”. Rosa Giammarco, già dirigente del settore cultura della Regione Abruzzo, attuale responsabile di Italia Nostra sez. Sulmona – Castel di Sangro sottolinea che l’incontro organizzato nell’ambito dei settant’anni di attività di Italia Nostra quali custodi della bellezza dell’Italia, vuole riportare l’attenzione l’eredità di Benedetto Croce cui si devono le nuove norme dettate dal D.Lgs. 42/2004 in cui s’individuano le nuove missioni dei Beni Culurali nell’ambito delle quali si evidenzia come fondamentale il rapporto sinergico tra Beni Culturali, Enti, Istituzioni e realtà territoriali. Giulio Mastrogiuseppe, presidente dell’Associazione Celestiniana Sulmona, prende spunto dalla legge 15/2025 recentemente approvata dal Consiglio regionale su iniziativa del consigliere Massimo Verrecchia, come esempio per un nuovo approccio alla valorizzazione delle risorse culturali, storiche e religiose del territorio, provvedimento unico nel suo genere nel panorama nazionale, che può diventare un modello di “sistema” per l’istituzione di un partenariato nel cui ambito i vari soggetti coinvolti possono dare vita a quelle “comunità patrimoniali” così come individuate dalla Convenzione di Faro del 2005, in cui il rapporto tra comunità locali e isituzioni agisce in sinergia in termini di valorizzazione economica e tutela del patrimonio stesso. La cultura non può più essere un lusso o un luogo da visitare passivamente. La cultura è anche un sistema di sviluppo ecnomico. (com/red)