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Trasversalità, FdI a Marcozzi: divide l'Abruzzo

23 aprile 2021 - 16:52

(ACRA) - "La consigliera Marcozzi non perde occasione di ripetere ossessivamente le sue bugie, contando sul vecchio adagio che una bugia, raccontata molte volte, diventa una verità. E così continua a ripetere la favoletta secondo la quale l’Europa e il mondo intero sarebbero pronte a riconoscere il Corridoio trasversale Barcellona-Civitavecchia-Roma-Pescara-Ortona-Ploce ma che l’unico e vero ostacolo a tale riconoscimento sarebbe il fatto che il Porto di Ortona non dipenda dall’Autorità di Civitavecchia. Racconta questa storia, lei e i suoi colleghi grillini, tutta compiaciuta, come fanno i ragazzini sopra la sedia quando recitano la poesia di fronte alla famiglia festante, pronta a fare l’applauso. Peccato sia una ‘poesia’ priva di fondamento, una cantonata che è stata smentita più volte. Smentita nelle riunioni al Ministero, da lei fatte convocare ai tempi di Toninelli, smentita in Parlamento da un Ministro del suo partito, Barbara Lezzi, che ha categoricamente affermato che se Ortona e Pescara fossero transitate nell’Autorità di Civitavecchia, l’Abruzzo avrebbe perso la ZES. Ma lei niente: imperterrita, continua a recitarla, aggiungendo che se i porti abruzzesi dipendessero dall’autorità di Civitavecchia troverebbero miliardi pronti da investire. Dove siano questa cassaforte e questi miliardi lo sa solo lei. Inutile ricordarle che alla Commissione europea non interessa nulla di quale sia l’Autorità che ‘comanda’ sui nostri porti (che, se fossero sufficientemente sviluppati, peraltro avrebbero una propria Autorità senza dipendere né da Ancona né da chicchessia), e che questo tema sia letteralmente irrilevante ai fini del riconoscimento del Corridoio nelle Reti Ten-t. Riconoscimento che dipende prevalentemente da quanto lo Stato nazionale, attraversato dal corridoio, mostri interesse concreto a realizzarlo e finanziarlo. Quindi, il Corridoio ci sarà e sarà riconosciuto solo se l’Italia dimostrerà all’Europa di crederci, mettendo in campo progetti e fondi per aprire i cantieri. Ciò che sta avvenendo grazie all’azione del Presidente Marsilio, ai Protocolli d’intesa firmati con la Regione Lazio, il Mit (oggi Mims) e RFI per condividere il potenziamento della ferrovia Roma-Pescara, a quello firmato con l’Autorità portuale per il riconoscimento del carattere strategico del corridoio Civitavecchia-Ortona, a quello firmato con Marche, Puglia e Molise per la dorsale adriatica. La Regione Abruzzo ha fatto tutto quello che doveva fare: le domande formali per inserire il porto di Ortona nella rete Core e riconoscere l’intero corridoio (insieme al prolungamento verso sud di quello adriatico) sono state da mesi depositate presso il Ministero delle Infrastrutture. Ora tocca al Governo fare la sua parte. Alla Marcozzi e ai 5 stelle resta solo sostenere, con convinzione, questa strategia, farlo con i loro ministri e sottosegretari e con la loro forza parlamentare. Invece di dividere l’Abruzzo raccontando favolette e bugie sulle presunte ‘omissioni’ di Marsilio, si adoperino per giocare di squadra. Assicurino che per la ferrovia Roma-Pescara venga finanziato l’intero progetto e non solo quel poco che sarà coperto dal PNRR. E, tanto per concludere, Marcozzi non disdegni troppo la figura di Luciano D’Alfonso, accostato del tutto impropriamente al Presidente Marsilio: chi lo ha eletto alla presidenza della Commissione Finanze è il suo partito; con D’Alfonso e i dalfonsiani Marcozzi governa Chieti e si prepara a fare campagna elettorale insieme nelle prossime scadenze, così come ha da tempo optato (sotto la guida di Conte) per collocare stabilmente il M5S nella coalizione di centrosinistra al fianco del Pd e di Luciano D’Alfonso che ne è un esponente di vertice. Comprensibile il suo imbarazzo per cotanta compagnia ma non lo nasconda sotto le cortine fumogene della sua ipocrisia". La nota congiunta del capogruppo e dei consiglieri di Fdi in Consiglio regionale, Guerino Testa, Umberto De Annuntiis e Mario Quaglieri. (com/red)
 

Tag: corridoio trasversale, guerino testa, mario quaglieri, tirreno-adriatico, umberto d'annuntiis.