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Pietrucci e Paolucci: domani conferenza su sanità

06 marzo 2023 - 08:54

(ACRA) - "Sembra esserci una sorta di accanimento contro la sanità aquilana e peligna. Ostilità immotivate che non si capisce se derivino da una voluta discriminazione, da ignoranza, dalla volontà di punire un territorio già provato da difficoltà e disgrazie. Come se dovessimo espiare ancora la 'colpa' del terremoto". Lo scrive in consigliere regionale PD, Pierpaolo Pietrucci, che prosegue: "Non si spiega altrimenti la volontà di concedere le briciole, o anche meno, con le risorse disponibili per l’edilizia sanitaria e la rete ospedaliera stabilite in sede di Conferenza Stato-Regioni e con la successiva sottoscrizione formale dell’accordo di programma da parte di Regione, Ministero della Salute e MEF. Con precisione 'chirurgica', verrebbe da dire, l’Ospedale dell’Aquila e quello di Sulmona vengono esclusi da ogni intervento di qualificazione, ampliamento, reingegnerizzazione e potenziamento. Non ce n’è traccia né in questo Piano, né in altri atti di programmazione. Con legittima soddisfazione di ogni specifica ASL, Comune o territorio, sono previsti investimenti sugli ospedali di Lanciano (109 milioni), Avezzano (119 milioni), Vasto (150 milioni). Sono disponibili risorse per l’ospedale di Chieti (60 milioni), Penne, Popoli e il distretto di Scafa (34 milioni) e soprattutto per Teramo che, ai 120 milioni già disponibili ne aggiungerà altri 180 grazie ad un mutuo della Regione. Pescara, come sappiamo, è stata già ampiamente gratificata con la realizzazione del nuovo Covid Hospital, in realtà non utilizzato in pandemia per l’assenza di personale specializzato nella terapia intensiva ma utile a immaginarlo come DEA di II Livello. Alla fine, insomma, l’ospedale di Sulmona resta a secco, così come il San Salvatore che si trova su una pericolosa faglia sismica che l’ha pesantemente danneggiato nel 2009. Ma all’Aquila, udite, udite, è concessa con grande enfasi la centrale operativa del 118, prevista già da dopo il sisma e attesa dunque da circa 13 anni e finanziata quasi per intero dalle donazioni dell’Emilia Romagna e della Banca d’Italia. È assurdo. Già in pandemia le risorse per l’emergenza erano state squilibrate: in due tranches di finanziamenti le ASL avevano avuto: Pescara 81 milioni, Teramo 73, Chieti 61 e L’Aquila 20 milioni. Parliamo di una realtà con una drammatica carenza di personale. In questi anni il personale a tempo indeterminato della ASL1 è diminuito passando dai 3249 addetti del 2019 ai 3167 del 2020 e aggravando la cronica carenza di personale che è di circa 800 unità rispetto all’organico previsto. Eppure, se si “internalizzasse” il personale interinale o da Cooperative, si calcola un risparmio annuo di circa 15 milioni di euro. Come se non bastasse ci si accanisce - solo nella ASL1 - contro l’assistenza territoriale di base con l’assurda scelta di non sostituire i “medici di famiglia” che vanno in pensione dei Nuclei di Cure Primarie. E la destra aquilana assiste con il suo silenzio complice a questa umiliazione". "Per denunciare una situazione insostenibile - annuncia in chiusura Pietrucci - martedì 7 marzo alle 11.30 terrò una conferenza stampa insieme al collega Silvio Paolucci davanti al Pronto Soccorso dell’Ospedale San Salvatore". (com/red)