Silvio Paolucci su Gimbe: "Sanità territoriale ancora al palo, in Abruzzo dati impietosi"
07 maggio 2025 - 14:21
(ACRA) – “Ancora una volta l’Abruzzo si distingue in negativo sul fronte della sanità territoriale, con dati che confermano il totale fallimento della Giunta Marsilio anche a fronte delle opportunità offerte dal PNRR. L’analisi della Fondazione Gimbe sullo stato di attuazione della “Missione Salute” è impietosa: solo il 18% degli Ospedali di Comunità (appena 2 su 11 previsti) ha almeno un servizio attivo. Peggio ancora per le Case della Comunità, dove si arriva appena al 2,3%: una su 43 con un servizio attivo e nessuna con tutti i servizi obbligatori”, a rilevarlo in una nota è Silvio Paolucci, capogruppo del Partito Democratico. “Deficit, tasse, tagli, liste d’attesa e mobilità passiva alle stelle, peraltro con il pesante disavanzo del 2024 da coprire e con quello del 2025 in formazione: questa è la sanità dell’era Marsilio, un ‘modello’ che non funziona e che condizionerà sempre di più la capacità di programmazione e investimento dell’intera Regione, altro che sanità di prossimità: la destra abruzzese ha bloccato anche la rivoluzione territoriale che il PNRR doveva garantire – sottolinea. I servizi che dovrebbero garantire cure più vicine ai cittadini semplicemente non ci sono, e siamo sotto la media nazionale su quasi tutti i fronti. Di fatto, si sta rinunciando a riformare l’assistenza di base mentre aumentano liste d’attesa, disuguaglianze e accessi al pronto soccorso per mancanza di alternative. E ancora: perfino sull’assistenza domiciliare integrata - aggiunge il capogruppo - la Regione dichiara 7 servizi attivi su 8 nei distretti, ma questi numeri non bastano se sul territorio mancano le strutture e il personale. E, infine, circa il Fascicolo Sanitario Elettronico la situazione è desolante perché appena l’1% dei cittadini abruzzesi ha dato il consenso alla consultazione dei propri documenti, contro una media nazionale del 42%. Un altro indice del fallimento nelle politiche di digitalizzazione e coinvolgimento dell’utenza. Sotto il tappeto del Governo regionale a trazione Fratelli d’Italia c’è troppa polvere - conclude - si spieghi perché l’Abruzzo è fermo e soprattutto come si eviterà di perdere le risorse del PNRR che scadono a breve. Non possono essere sempre i cittadini a pagare”. (com/red)