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Ospedale Atessa, Menna replica a Fratelli d'Italia

22 maggio 2025 - 08:56

(ACRA) - "Leggere il comunicato del circolo cittadino di Fratelli d’Italia di Atessa fa quasi tenerezza, se non fosse che dimostra ancora una volta come la mistificazione dei fatti e la propaganda siano l’unico terreno sul quale alcuni riescono a muoversi. La mia ricostruzione sullo stato attuale del San Camillo non è affatto falsa, ma semplicemente una fotografia fedele della realtà che molti conoscono, soprattutto chi ogni giorno lavora all’interno della struttura e che, per timore di ritorsioni, preferisce non esporsi. A differenza di chi oggi si improvvisa difensore dell’ospedale, noi ci siamo sempre stati, con proposte concrete e visione chiara del problema". E' quanto dichiara il consigliere regionale Vincenzo Menna che aggiunge: "Con Fratelli d’Italia nessun dialogo possibile, finché si continua a ragionare da tifosi. Parlano di dialogo concreto e pragmatico, ma è impossibile averne con chi da anni si mostra divisivo, assente e interessato solo alle dinamiche di partito. Il territorio lo si ama con i fatti, non con i comunicati pieni di livore e accuse gratuite. Chi oggi pretende di insegnare cosa significhi difendere Atessa, non ha mai portato un euro sul territorio quando ne ha avuto la possibilità, se non qualche sporadica ‘mancia’ utile a giustificare l’inerzia politica. Chiamatelo col suo nome: non è un ospedale, è un PTA con ottimi ambulatori. La realtà è semplice: oggi il San Camillo non è un ospedale, ma un Presidio Territoriale di Assistenza con alcune eccellenze ambulatoriali. I servizi esistenti – fisioterapia, endoscopia, radiologia – sono senza dubbio preziosi, ma non facciamo l’errore di confondere un’insegna con ciò che realmente si trova all’interno. Continuare a dire che è un ospedale significa prendere in giro i cittadini, che invece meritano trasparenza. Il personale sanitario va rispettato, sempre. E sia chiaro: nessuno, mai, ha attaccato il personale medico o infermieristico. Loro rappresentano la vera ricchezza della struttura e meritano il massimo rispetto. Tentare di spostare la discussione su questo piano, come fa Fratelli d’Italia, è solo il solito trucchetto di chi non ha argomenti e vuole far apparire l’altro per ciò che non è". "La sanità abruzzese è in crisi, altro che successi. Non accettiamo lezioni da chi ha ridotto la sanità regionale in ginocchio. La narrazione di Marsilio e compagnia - prosegue Menna - è smentita dai dati, dalle file infinite nei pronto soccorso e dalle liste d’attesa da record. Dire che Atessa è stata ‘riconosciuta’ come ospedale di area disagiata è un’altra mistificazione: la rete ospedaliera non è stata ancora approvata e i nodi – come quello dei DEA – sono tutt’altro che sciolti. Mentono sapendo di mentire, ma a differenza loro io rispetto l’intelligenza dei cittadini e non racconto favole. Le responsabilità non si cancellano con la propaganda. È curioso poi il tentativo di riscrivere la storia della sanità. Si attaccano governi del passato per sviare l’attenzione dai fallimenti presenti. Eppure, chi oggi ha il potere di cambiare il DM70 – come affermano di avere grazie alla “filiera” – non lo fa. Forse perché è più facile usare il passato come alibi che assumersi le proprie responsabilità nel presente. Noi il dialogo lo abbiamo sempre cercato. Quando eravamo in minoranza, siamo andati personalmente negli uffici dell’Agenzia Sanitaria Regionale per costruire una proposta, da cui nacque – grazie all’allora consigliere e attuale Sindaco Borrelli – l’idea dell’ospedale di area disagiata. In quella sede, chi oggi mi attacca non si presentò. Né allora, né in altri momenti cruciali. Parlano di assenza mia, ma sono loro che per dieci anni non hanno mai portato un risultato concreto per Atessa. Il San Camillo merita verità e impegno, non narrazioni propagandistiche. Chi oggi cita Marsilio, Verì e Campitelli come salvatori della sanità, forse dovrebbe uscire dai palazzi del potere e fare un giro nei reparti, parlare con i pazienti, ascoltare le famiglie. Si renderebbe conto che la realtà è molto più cruda delle loro dichiarazioni. Chi vive davvero il territorio lo sa: serve onestà, non propaganda" conclude il Consigliere di Abruzzo Insieme. (com/red)

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