Riforma Centri Impiego, Taglieri: "Nuova Agenzia regionale è solo un carrozzone costoso"
03 giugno 2025 - 15:26
(ACRA) – “Mentre in Abruzzo i cittadini attendono risposte concrete su sanità, disabilità, trasporti e servizi essenziali e mentre la stessa Giunta Marsilio ammette pubblicamente l’esistenza di un disavanzo sanitario fuori controllo, ci ritroviamo in quinta commissione a discutere l’ennesimo disegno di legge che non offre soluzioni, ma solo nuove strutture amministrative e nuovi costi: nasce così l’ARAL, l’Agenzia Regionale Abruzzo Lavoro, un ente parallelo al servizio delle politiche attive della Regione, autoreferenziale, destinato a drenare risorse senza migliorare in alcun modo i servizi ai cittadini”, interviene così, il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Francesco Taglieri. “È evidente che questo provvedimento nasce non da un’esigenza funzionale, ma da una volontà tutta politica di costruire un nuovo contenitore di potere, utile a distribuire incarichi dirigenziali, ruoli apicali e poltrone. Non si parla mai di rafforzare i Centri per l’Impiego, di potenziare gli organici, di affrontare i ritardi strutturali e organizzativi che da anni caratterizzano il sistema regionale delle politiche attive del lavoro. Non c’è nulla in questo disegno di legge che parli di servizi, di efficacia, di occupazione. C’è solo la logica del contenitore – aggiunge - la strategia del doppione, la bulimia degli incarichi, rispetto ai quali si ipotizzano direttori generali, dirigenti, revisori dei conti, uffici amministrativi autonomi, consulenze. Siamo ad appena un anno dalla scadenza del PNRR e improvvisamente la Regione si ricorda dei target e dei milestone, dichiarando che l’ARAL servirà proprio a centrare quegli obiettivi, finora dimenticati. La verità è un’altra: le risorse del programma GOL sono state in buona parte spese, prevalentemente in favore dei centri di formazione privati, senza reali ricadute occupazionali per i cittadini abruzzesi. Anziché interrogarsi su questo fallimento, la Giunta preferisce costruire una nuova scatola burocratica, attribuendole compiti che potrebbero e dovrebbero essere assolti rafforzando i CPI, senza duplicazioni né dispersioni organizzative. Ciò che è ancora più grave - rileva ancora Taglieri - è l’ambiguità sul personale. I lavoratori oggi in servizio presso i Centri per l’Impiego potranno optare per il transito nell’ARAL, ma nulla si dice su chi continuerà a svolgere le attività essenziali nel caso in cui molti decidano di restare in Regione. E soprattutto: chi pagherà questi lavoratori? Si ipotizza l’utilizzo dei fondi vincolati ai CPI – fondi statali finalizzati esclusivamente alle politiche attive – anche per coprire il costo del personale non transitato. Una forzatura che potrebbe configurare un’elusione delle norme di finanza pubblica, oltre che una violazione del dettato contrattuale e delle prerogative sindacali”. “Inoltre – prosegue il capogruppo - come sottolineato anche dalla CGIL Abruzzo e Molise, rileviamo un ulteriore lato oscuro: il trasferimento volontario dei lavoratori potrebbe riproporre quanto già accaduto con l’Agenzia di Protezione Civile, nata con le stesse premesse e oggi in uno stato di disordine gestionale evidente con personale frammentato tra Agenzia e Regione. Per non parlare dell'ennesimo mancato confronto istituzionale con i sindacati propedeutico all'avvio dell'iter, come invece previsto dal CCNL Funzioni Locali. Il Movimento 5 Stelle è pronto a dare battaglia, sia in Commissione che in Aula. Chiederemo conto di ogni singolo euro destinato a questa operazione, di ogni nomina prevista, di ogni scelta non discussa con i lavoratori e le parti sociali. I cittadini abruzzesi meritano trasparenza, competenza e responsabilità. Questa legge rappresenta l’opposto – conclude - è un tentativo maldestro di nascondere i fallimenti, scaricando tutto su un nuovo ente che costerà molto e produrrà poco. Non possiamo permettercelo". (com/red)