Sanità Condividi

Di Marco su Rianimazione Popoli: "Servono certezze sul mantenimento del reparto"

30 giugno 2025 - 10:07

“Le voci di una possibile chiusura o riconversione della Rianimazione dell’ospedale di Popoli Terme stanno creando allarme e preoccupazione. È doveroso che la Regione e la Direzione Asl forniscano risposte chiare e ufficiali”, A dirlo è il consigliere regionale Antonio Di Marco, che annuncia di aver inviato una formale richiesta di chiarimento al presidente Marsilio, all’assessore alla sanità, Nicoletta Verì e al direttore generale della Asl di Pescara. “La situazione è ormai critica – ricorda Di Marco - . Dopo il blocco dell’ortopedia, la riduzione dei servizi e il mancato abbattimento delle liste d’attesa, adesso circolano notizie preoccupanti sulla chiusura silenziosa del reparto di Terapia Intensiva- Rianimazione, senza alcun confronto con operatori e cittadini. Ho constatato di persona, dovendo fare dei controlli nel presidio come utente le file interminabili, caldo soffocante, disagi per anziani e fragili, spazi inadatti e un cantiere infinito. A tali disagi si è aggiunta l’incertezza sul futuro della Rianimazione, che ha un ruolo fondamentale come supporto al presidio e a quelli del territorio, com’è stato lampante in piena emergenza Covid, quando ha contribuito a snellire il carico sia dell’ospedale Covid di Pescara, sia degli altri ricoveri. Smantellarla oggi, o svuotarla in silenzio, vorrebbe dire indebolire tutto l’ospedale: pronto soccorso, sale operatorie, degenze e soprattutto la sicurezza per le aree interne di ben tre vallate, argomento che sembra non interessare affatto il Governo regionale e la governance sanitaria. Per questo ho chiesto l’approdo urgente dell’argomento in II Commissione Sanità, con l’audizione dei vertici di Regione e Asl, ma anche del personale medico del reparto, che sarà in grado di specificare bene il tipo di lavoro che svolge e, soprattutto, gli effetti di una dismissione. La scelta di fermare l’Ortopedia ha causato reazioni a catena che ancora oggi condizionano il lavoro e le condizioni dell’ospedale per medici e pazienti, non è pensabile ipotizzare una nuova penalizzazione, con lo stato in cui versa la nostra sanità e in un campo così sensibile qual è quello dell’emergenza: i cittadini hanno diritto a sapere cosa si sta decidendo sul loro territorio”. (com/red)

Notizie correlate