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Arap, M5S: Progetto insostenibile, un maquillage inutile

02 luglio 2025 - 08:22

(ACRA) - "Quella che per la destra al governo di Regione Abruzzo doveva essere una grande riforma della governance delle aree industriali si è risolta in una operazione di maquillage dell’attuale Agenzia Regionale Attività Produttive (ARAP) destinata solo a peggiorare la situazione: più funzioni, più stipendi da pagare e nessun chiarimento su dove si troveranno i fondi per coprire la già grave situazione debitoria di ARAP e del Consorzio Industriale Chieti Pescara che dovrà essere assorbito dall’Agenzia". Così in una nota i consiglieri regionali del M5S Francesco Taglieri ed Erika Alessandrini che aggiungono: "Si tratta di una pseudo riforma che non ha le gambe per camminare, per questo il Movimento 5 Stelle, dopo le mancate risposte in Commissione, ha convintamente votato contro questo ennesimo pasticcio della maggioranza. Parliamo di un’operazione tutt’altro che rassicurante come è stato confermato da diverse figure professionali audite nelle scorse sedute di commissione. ARAP ha un patrimonio di 16 milioni di euro e 50 milioni di debiti, di cui 15 tributari e in resto nei confronti dei fornitori, a fronte di 31 milioni di crediti, di cui solo 15 milioni realmente esigibili e circa 140 dipendenti da pagare. CSI, che è in fase di liquidazione, andrà ad aggravare la situazione di ARAP con altri 8 milioni di euro di debiti. È stato avallato un progetto privo di una visione industriale, concepito più per distribuire nuovi ruoli e incarichi che per rilanciare seriamente il tessuto produttivo abruzzese. Nessuna idea di nuova governance o di miglioramento di quella attuale è prevista all’interno nel testo approvato” proseguono Alessandrini e Taglieri. “La proposta, che in origine portava la firma dell’Assessora Magnacca, dopo gli emendamenti interamente sostitutivi del testo di legge depositati dalla maggioranza, è stata condivisa e sottoscritta da tutti gli esponenti del centrodestra in commissione che ora se ne assumono pienamente la responsabilità”. Critiche anche sul piano politico: "La Giunta che a parole si dice attenta al rigore contabile, oggi promuove una fusione tra enti in difficoltà, senza un piano industriale, senza un’analisi seria dei costi-benefici e senza garanzie di sostenibilità. Il giorno dopo l’approvazione di questo testo in Consiglio regionale, mi nulla cambierà per le realtà produttive abruzzesi: ARAP continuerà ad essere economicamente insostenibile. Il futuro delle aree produttive abruzzesi aveva bisogno di tutt’altro: risposte concrete sulle manutenzioni ordinarie e straordinarie, su servizi tecnologici, di gestione e di supporto che ARAP doveva prevedere e non ha mai erogato, su uno sviluppo del futuro economico e produttivo che dovrebbe essere sostenuto e rilanciato e non usato come bancomat. L’ennesima occasione di sviluppo persa a causa di un centrodestra preoccupato più di raccontare una storia che di dargli sostanza", concludono Alessandrini e Taglieri. (com/red)

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