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Fusione Arap-Corsorzio industriale, il gruppo Abruzzo Insieme pensa a soluzioni più sostenibili

02 luglio 2025 - 15:06

(ACRA) – Il gruppo Abruzzo Insieme in Consiglio regionale, con i componenti Vincenzo Menna e Giovanni Cavallari, spiega in una nota la propria posizione sulla proposta di legge per il riassetto complessivo delle aree industriali regionali che andrà al voto dell’Aula in una delle prossime sedute. “Nel pomeriggio di ieri, all’Aquila, durante la seduta della terza commissione, congiunta con la prima, - spiegano - abbiamo affrontato il progetto di legge 28/2024, di iniziativa della Giunta regionale, relativo al processo di riassetto complessivo, riorganizzazione e implementazione delle aree industriali regionali. Si tratta dell’avvio del progetto di fusione, ai sensi degli articoli 2501 e seguenti del codice civile, tra l’Azienda Regionale delle Aree Produttive (ARAP) e il Consorzio per lo Sviluppo Industriale dell’area Pescara-Chieti (CSI). Abbiamo ascoltato in audizione l’assessore competente, Tiziana Magnacca, che ha dovuto accogliere gli emendamenti proposti dalla sua stessa maggioranza che ricalcavano in pieno i nostri da noi già in precedenza presentati, i quali hanno modificato l’indirizzo inizialmente dato dalla Giunta in merito al riassetto. Segno evidente che avevamo visto giusto e che non era certo fattibile una governance decisa unicamente da Magnacca e Marsilio senza dare spazio alle minoranze. Ovviamente auspichiamo che possa essere riportato a tre il numero dei componenti del cda. Tuttavia, non siamo ancora pienamente soddisfatti e valuteremo, come gruppo Abruzzo Insieme, se presentare nel corso del prossimo Consiglio regionale ulteriori emendamenti volti a garantire una maggiore rappresentatività. A fronte del forte passivo di ARAP e, seppur in misura minore, anche del CSI Pescara, parliamo in totale di circa 60 milioni di euro, riteniamo che, una volta completato l’accorpamento, la Regione debba intervenire per sanare questa situazione e mettere risorse a disposizione per sistemare le aree industriali abruzzesi,  - rilevano Menna e Cavallari - da troppo tempo abbandonate a se stesse oltre a chiudere la fase di commissariamento in tempi stretti. Anche se l’assessore ha ribadito che non è possibile un intervento finanziario, in realtà questo concetto  non è proprio vero perché in casi straordinari la Regione potrebbe intervenire in tal senso. C’è poi un secondo aspetto – aggiungono - tutt’altro che secondario: ARAP vanta crediti nei confronti di terzi per una cifra superiore ai trenta milioni di euro, difficilmente esigibili, il che complica ulteriormente la situazione. Ecco perché è importante che la Regione si faccia carico di questo scenario, mettendo a disposizione delle aziende gli strumenti giusti affinché siano incentivati a continuare a investire in Abruzzo. Nel frattempo noi di Abruzzo Insieme, in questi giorni che precedono il Consiglio, continueremo a vigilare e proporre soluzioni al fine di rendere meno impattante e quindi meglio sostenibile la gestione di ARAP”. (com/red)

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