Comitato Legislazione: 4 anni di "legge per la montagna". Mannetti: "Verso un aggiornamento"
31 luglio 2025 - 12:44
(ACRA) - Oggi ci sono quasi mille abitanti in più nei comuni montani d’Abruzzo a rischio spopolamento rispetto al 2021, anno di istituzione della cosiddetta “legge per la montagna”. Una normativa (l.r. 32 del 21 dicembre 2021), tuttora in vigore, che attraverso gli assegni di natalità, gli incentivi per i nuovi residenti e alle nuove imprese e al rimborso delle rette scolastiche, si pone l’obiettivo di aiutare i borghi e paesi interni della regione. Lo rivela il report del Comitato per la Legislazione del Consiglio regionale dell’Abruzzo, presieduto dalla consigliera Carla Mannetti, che negli ultimi nove mesi si è confrontato con sindaci, uffici della Regione e altri attori coinvolti, per un totale di 22 audizioni, allo scopo di fare il punto sull’attuazione della legge n. 32. Membri attivi del Comitato e presenti alla conferenza stampa di presentazione del documento, anche il vice presidente Pierpaolo Pietrucci, e i consiglieri Maria Assunta Rossi, Daniele D’Amario, Erika Alessandrini e Antonio Di Marco.
“Il dossier che abbiamo presentato oggi rappresenta un’ottima base di partenza per elaborare un aggiornamento del testo normativo”, ha dichiarato la presidente Mannetti e ha aggiunto: “Crediamo sia importante accogliere alcune osservazioni fatte dai sindaci, ad esempio, prevedere un maggiore incentivo che coinvolga le famiglie e immaginare di rafforzare la misura per l’assegnazione degli incentivi ad attività economiche e di produzione di reddito e/o di lavoro sul territorio. Per settembre stiamo organizzando una giornata di lavoro con tutti i sindaci e gli enti interessati (Uncem, Anci, Snai), con gli assessori competenti e la struttura della Giunta, per compilare con una proposta da sottoporre all’approvazione del Consiglio ”.
I comuni che beneficiano delle previsioni normative sono 176, includendo quelli con popolazione inferiore ai 3mila abitanti, nei quali è stato registrato nell'arco degli ultimi cinque anni un calo demografico superiore alla media regionale, e tutti i comuni montani con popolazione fino a 200 abitanti, pur in assenza di calo demografico. Nel triennio 2022-2024, secondo i dati forniti da Regione Abruzzo al Comitato, sono stati erogati incentivi per 11milioni di euro. Per i nuovi residenti, 8,3 milioni di euro, mentre per gli assegni di natalità sono stati liquidati 2,7 milioni. Da sottolineare anche il dato legato alle nuove attività imprenditoriali che, negli anni successivi alla legge, sono nate nelle aree montane. Nel 2022 si sono registrate 11 nuove aperture; nel 2023, sono 19 le imprese neonate. Più del 70% opera nei settori del commercio e dei servizi, la restante parte nell'agricoltura. Tra le integrazioni fatte nel corso degli anni alla norma, nel 2023 viene inserita anche la possibilità di richiedere il rimborso delle rette scolastiche. Al primo avviso hanno risposto in 42, con il riconoscimento del contributo a 35 studenti. L’importo liquidato nel 2023 è stato di 26.520 euro, per una media di circa 750 euro ad alunno.
Il Comitato per la Legislazione, infine, ritiene utile svolgere un’analisi comparata con altre regioni su leggi analoghe e raccogliendo informazioni sulle politiche per le aree interne, anche a livello nazionale. (red)