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Canapa industriale, unanimità su risoluzione Alessandrini: un atto di responsabilità

01 ottobre 2025 - 16:38

(ACRA) – “Il Consiglio regionale d’Abruzzo ha approvato ieri pomeriggio all’unanimità la risoluzione presentata dalla consigliera del Movimento 5 Stelle, Erika Alessandrini, per la tutela e la valorizzazione della filiera della canapa industriale, duramente colpita dalle disposizioni introdotte dall’art. 18 del cosiddetto Decreto Sicurezza”, si legge in una nota stampa. “Si tratta di un atto di responsabilità – dichiara Alessandrini – a sostegno di centinaia di imprese e lavoratori che in Abruzzo, come in tutta Italia, rischiano di essere spazzati via da una norma ingiusta e sproporzionata. Il voto unanime del Consiglio regionale rappresenta un passo decisivo per portare avanti con forza, presso Governo e Parlamento, la richiesta di rivedere radicalmente un provvedimento che mina la sopravvivenza stessa di un comparto innovativo e sostenibile, senza alcuna motivazione comprensibile”. “La risoluzione impegna la Regione Abruzzo a farsi portavoce, insieme alle altre Regioni italiane, della richiesta di abrogazione delle disposizioni che vietano la produzione e la commercializzazione delle infiorescenze di canapa industriale, prive di THC, oltre che a istituire con urgenza una cabina di regia tecnico-legale per monitorare gli impatti economici e individuare misure di sostegno per le imprese colpite”, prosegue la nota. “Già qualche mese fa – ricorda la consigliera – avevo sollecitato la maggioranza a prendere posizione su questo tema, ma allora la mia richiesta era rimasta inascoltata. Oggi, finalmente, si è compreso che non si tratta di una battaglia ideologica, ma della difesa di centinaia di posti di lavoro, di investimenti pubblici e privati e di una filiera che in Abruzzo rappresenta un’eccellenza. È stato importante che il Consiglio abbia compreso la gravità della situazione e sostenuto la mia proposta”. “La coltivazione della canapa industriale – conclude – è una risorsa strategica per le nostre aree interne, dove giovani imprenditori hanno scommesso su innovazione e coraggio per rivitalizzare borghi e territori spesso abbandonati. Difendere questa filiera significa difendere chi ogni giorno contribuisce, con il proprio lavoro, a mantenere vive le comunità locali e a creare nuove prospettive di sviluppo per l’Abruzzo.” (com/red)

 

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