Taglieri: "Centrale unica 118 Chieti-Pescara solo sulla carta. Un costoso contenitore"
10 novembre 2025 - 10:35

(ACRA) - "Una Centrale Unica che, nei fatti, funziona come se fossero due". Lo dice una interpellanza depositata dal capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Francesco Taglieri, che "chiede chiarezza sulla reale operatività della Centrale Unica 118 Chieti-Pescara, a fronte dei nuovi e ingenti investimenti autonomi effettuati dalla sola ASL di Pescara sul proprio servizio di emergenza-urgenza. Un’unificazione solo di nome, mentre nella realtà esistono ancora due strutture distinte". "Parliamo di una Centrale “unica” solo sulla carta – dichiara Taglieri – perché nella realtà continuano a esistere due direzioni, due catene di comando, due modelli organizzativi differenti. È in corso perfino un concorso per nominare il Direttore UOC 118 della sola ASL di Chieti, mentre Pescara potenzia la propria rete di emergenza con risorse proprie e in totale autonomia. Tutto questo – aggiunge – vanifica anni di dichiarazioni sulla centralizzazione del servizio e mette a rischio la coerenza e l’efficienza del sistema dei soccorsi. Un progetto da 1,6 milioni di euro in affitto e promesse mai pienamente realizzate". Il capogruppo ricorda che la Regione ha sottoscritto un contratto ventennale da 1,6 milioni di euro con la SAGA, la società che gestisce l’aeroporto d’Abruzzo, per ospitare la Centrale Unica in una palazzina nell’area aeroportuale di Pescara. "Un impegno economico importante – spiega Taglieri – che avrebbe dovuto accompagnare una reale unificazione operativa, ma che invece oggi appare solo un costoso contenitore. Per anni quella struttura è rimasta vuota e, per renderla utilizzabile, sono stati necessari ulteriori interventi strutturali e tecnologici. Il tutto – continua – mentre a Chieti esistevano già spazi adeguati e perfettamente funzionanti, a costo zero per la Regione». Pescara investe milioni nel proprio 118: un doppione che smentisce la Centrale Unica". "
L’interpellanza di Taglieri - si legge nella nota del Gruppo 5 Stelle - richiama anche la recente presentazione della nuova rete dell’emergenza 118 della ASL di Pescara, entrata in funzione il 1° novembre 2025 e definita 'un modello di riferimento per l’intera regione'". "Un modello che però riguarda solo Pescara – osserva Taglieri – e che viene sostenuto da investimenti enormi: +31% di personale infermieristico, nuove assunzioni di medici specialisti e 11 ambulanze di ultima generazione dotate di tecnologie di telemedicina. Tutto ciò avviene mentre la Centrale Unica resta priva di una reale direzione condivisa e Chieti procede autonomamente. È un controsenso che rischia di moltiplicare costi e frammentare il sistema". Il capogruppo del M5S prosegue: "Siamo davanti a una gestione caotica dove l’unica cosa davvero unificata è la propaganda. La Giunta Marsilio parla di innovazione e razionalizzazione, ma nei fatti sta alimentando duplicazioni e sprechi. Spendere soldi pubblici per affitti e riorganizzazioni parallele, mentre le ASL affrontano deficit e tagli ai servizi, è un insulto ai cittadini e al lavoro degli operatori del 118 che ogni giorno garantiscono sicurezza e assistenza". Con l’interpellanza, Taglieri chiede alla Giunta Marsilio e all’assessore Nicoletta Verì di: chiarire quale sia oggi la struttura direzionale effettiva della Centrale Unica Chieti-Pescara; spiegare come gli investimenti della ASL di Pescara si integrino con l’obiettivo di una gestione unitaria; indicare quali garanzie siano previste per evitare che la centralizzazione resti solo un annuncio e che i fondi investiti non vadano dispersi; valutare, in mancanza di un’integrazione effettiva, la revisione dell’affitto della sede aeroportuale, utilizzando invece strutture pubbliche già esistenti e operative. “L’emergenza-urgenza non è un terreno di propaganda, ma un servizio che salva vite”. "Il centrodestra – conclude Taglieri – ha costruito una vetrina vuota fatta di annunci, spese e contraddizioni. Noi chiediamo trasparenza, efficienza e rispetto per i cittadini abruzzesi. L’emergenza-urgenza non può diventare uno strumento di propaganda politica: è un servizio essenziale che deve salvare vite, non generare sprechi". (com/red)