L'Osservatorio della Legalità porta a Vasto il Premio Borsellino per un dialogo con gli studenti
03 dicembre 2025 - 12:50

(ACRA) - “Sono onorato di annunciare questo evento, frutto della collaborazione tra l’Osservatorio della Legalità della Regione Abruzzo e il Premio Nazionale Paolo Borsellino, una sinergia costruita per promuovere la cultura della legalità e dell’impegno civile tra le giovani generazioni” informa il presidente dell’Osservatorio della Legalità della Regione Abruzzo, Francesco Prospero. “Tertium non datur – O con lo Stato o contro lo Stato’, è il titolo dell’iniziativa che si terrà a Vasto, nel liceo scientifico ‘Mattioli’, e che intende richiamare l’eredità morale di Paolo Borsellino e Giovanni Falcone: due figure che hanno dimostrato, con la vita e con il sacrificio, che la legalità non è un principio astratto ma una scelta quotidiana, talvolta scomoda, sempre indispensabile. La loro testimonianza - aggiunge Prospero - ci ricorda che lo Stato si difende con responsabilità, impegno e coerenza. L’iniziativa è rivolta agli studenti delle classi quinte degli istituti superiori di Vasto, con l’obiettivo di offrire un momento di alta formazione civica: un’occasione di riflessione sul valore delle scelte personali e collettive, sulla responsabilità sociale e sul ruolo attivo che ciascun cittadino può e deve avere nella tutela della legalità”. “A portare una testimonianza autorevole e di grande rilievo sarà il procuratore della Repubblica presso il tribunale di Vasto, Domenico Seccia, che da anni rappresenta un punto di riferimento istituzionale nella difesa della legalità, tanto a livello nazionale quanto sul nostro territorio. La sua presenza costituisce un richiamo forte al valore dello Stato e delle sue istituzioni, non solo nella repressione del crimine, ma anche nella funzione educativa e civile che lo Stato ha il dovere di esercitare. Accanto al procuratore porteranno il loro contributo voci autorevoli del mondo delle istituzioni, dell’informazione e della comunità civile. Interverrà Pasquale Marcovecchio, vice questore aggiunto della Polizia di Stato e dirigente del commissariato di Vasto, che racconterà l’esperienza del contrasto quotidiano alle dinamiche criminali e all’illegalità diffusa; la giornalista Marilena Natale, protagonista di coraggiose inchieste e costretta a vivere sotto scorta per il suo impegno nella denuncia del malaffare, testimonierà quanto la ricerca della verità possa essere un atto di libertà ma anche di rischio personale; Silvia Zarra, sostituto commissario nel tribunale per i minorenni, offrirà uno sguardo attento sulle fragilità sociali, sui percorsi di prevenzione e recupero e sulla necessità di costruire risposte educative prima che repressive; mentre fra’ Emiliano Antenucci, voce autorevole del mondo ecclesiastico, rifletterà sul significato morale e comunitario della lotta all’illegalità, richiamando le responsabilità individuali e collettive nel custodire il bene comune. Il valore dell’iniziativa non risiede solo nella qualità dei relatori, ma nella possibilità di offrire ai giovani una conversazione reale con chi vive ogni giorno le sfide dello Stato, con le sue promesse e i suoi doveri. Non una lezione frontale, ma uno spazio di ascolto, partecipazione e crescita”. “Falcone e Borsellino non sono solo eroi del passato: sono bussola morale del presente, compagni di strada per chi crede in uno Stato giusto, libero dalle mafie e fondato sulla dignità della persona. Con questo incontro vogliamo trasmettere ai giovani che la legalità si difende con l’impegno, con la ragione e con il coraggio dell’onestà. Credo fermamente - commenta Prospero - che parlare ai giovani di legalità significhi parlare del loro futuro. Per questo, come Osservatorio, abbiamo voluto creare uno spazio di confronto vivo, che metta al centro il coraggio delle scelte giuste e l’impegno quotidiano per una società più libera, trasparente e solidale. L’evento vuole rappresentare il primo passo di un percorso più ampio: un laboratorio civico permanente, volto a promuovere e consolidare sul territorio una cultura della legalità che guardi al futuro con speranza e responsabilità”. “La nostra sfida è costruire una cultura civile che sappia unire memoria e responsabilità, consapevoli che il testimone consegnatoci da Falcone e Borsellino deve essere portato avanti insieme, soprattutto con i più giovani”, conclude. (com/red)