Politica Condividi

Testa replica a Marcozzi: femminismo di facciata

03 novembre 2020 - 14:01

(ACRA) - “La consigliera Marcozzi riesce a strumentalizzare anche un semplice augurio,  spacciandolo per attacco sessista, cavalcando l’onda del femminismo di facciata. La mossa più sbagliata che potesse compiere, da donna, da madre e da rappresentante delle Istituzioni, ruolo carico di grande responsabilità in merito a ciò che si comunica e all’esempio che si dimostra. Questo sì che è molto grave. Si tratta dell’ennesimo attacco propagandistico la cui riprova è già nel fatto che l'augurio ‘incriminato’ è contenuto in un comunicato stampa datato 27 ottobre, cioè una settimana fa, quando nessuno, a partire dalla Marcozzi, passando per il Pd e per gli altri Consiglieri di centrosinistra, ha rilevato, in quelle parole, offese nei confronti delle donne. Perché non c’è nulla di irrispettoso, nessuna provocazione sessista, né tanto meno un invito ad allontanarsi dal ruolo istituzionale, ma esattamente il contrario.  Accade, invece, che a seguito di un’altra mia nota stampa, diramata nella giornata di ieri, in cui parlavo del conclamato astensionismo del M5s in Consiglio regionale, la Marcozzi ha pensato bene di non rispondermi nel merito ma di spostare l'attenzione sul vecchio comunicato, per trovare evidentemente un appiglio politico. Peccato che non ce ne sia neanche l’ombra. Ciò detto, resto convinto di non aver speso nessuna parola disonorante nei confronti della collega. Non è nella mia indole, non mi è mai accaduto, neanche per sbaglio, in tutta la mia carriera politica – posso affermarlo senza timore di smentita - e ne stia certa Marcozzi, non mi accadrà mai. Sfido chiunque, leoni da tastiera a parte, a ravvisare in una sola virgola un tratto offensivo nei confronti delle donne. Sfido soprattutto Pd e compagnia che forse il 27 ottobre scorso e per una intera settimana sono stati in ferie tanto da non accorgersi di una così oltraggiosa frase. Eppure, sono così attenti e solerti da segnalare anche quando mi assento per andare in bagno durante le sedute del Consiglio regionale, come ha fatto di recente il consigliere Paolucci che per una manciata di secondi ha tentato di mettere in discussione una operazione di voto. Tutti così vigili ed intraprendenti ma quel comunicato è sfuggito ad ognuno di loro! Non ci fa una gran bella figura neppure chi, oggi, ispirato dalla Capogruppo del M5S, si accoda passivamente a questa strumentale polemica. Sembra quasi che Sara Marcozzi sia diventata la spin doctor dei gruppi di opposizione in Consiglio regionale.   Lei, però, è legittimata ad offendere la mia persona affermando ripetutamente che io mi debba “vergognare”  e che sia "privo di idee", espressioni obiettivamente lesive della mia immagine politico-istituzionale oltre che di uomo. Potrei anch’io appellarmi alla Commissione pari Opportunità, ma l’onestà intellettuale fa la differenza. Concludo ricordando a Marcozzi e a tutta la carovana dalla spiccata finta sensibilità, che siamo in piena emergenza ed evitino di perdere tempo dietro queste sciocchezze in quanto le violenze di genere di cui occuparsi sono purtroppo ben altre. Il Covid, tra i grandi danni che continua a procurare, mette sempre più in luce una recrudescenza degli episodi di maltrattamenti domestici ai danni delle donne e non solo. Torniamo agli argomenti seri ed evitiamo di alzare i toni su quello che, lo ripeterò all’infinito, era un sincero augurio di felicità”. Così, il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Guerino Testa. (com/red)

Tag: consiglio regionale dell'abruzzo, guerino testa.

Notizie correlate