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Sospiri:razionalizzazione reti Terna a Cepagatti

05 febbraio 2021 - 16:16

(ACRA) - “Sul territorio di Cepagatti spariranno 11 tralicci dell’alta tensione e verranno demoliti 2,6 chilometri di linee elettriche aeree a 150 kilovolt. È questo il risultato concreto, tangibile, che verrà realizzato a beneficio della popolazione da parte di Terna, frutto della lunga trattativa che abbiamo istituzionalmente condotto e che ha poi portato alla stipula del protocollo d’intesa siglato nel settembre del 2011 tra il colosso mondiale della luce e il Comune di Cepagatti. Un protocollo in cui dieci anni fa ho preteso impegni precisi, puntuali, ben individuati quale ristoro per il territorio, nell’ambito di un intervento che comunque complessivamente rappresenta una garanzia per l’intero Abruzzo, e si traduce con zero blackout per la nostra regione. E l’obiettivo raggiunto testimonia il giusto coordinamento tra pubblico e privato teso esclusivamente a tutelare gli interessi della collettività”. È il commento del Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri che ha ufficializzato la chiusura della progettazione per il piano di razionalizzazione della rete e dei servizi avviato da Terna sul territorio di Cepagatti. “E’ trascorso appena un anno dall’inaugurazione da parte del Presidente Mattarella e del Presidente del Montenegro Dukanovic del primo ‘ponte elettrico’ tra l’Europa e i Balcani – ha ricordato il Presidente Sospiri -, un collegamento in corrente continua Italia-Montenegro, 445 chilometri, il più lungo collegamento elettrico sottomarino in alta tensione mai realizzato da Terna, un’opera decisa a livello governativo che comunque è considerata da record quanto a tecnologia e innovazione, soprattutto un’infrastruttura strategica per la sicurezza dei nostri Paesi. E Terna ha individuato sul territorio della provincia di Pescara la propria centrale operativa. Se l’intervento è stato deciso a Roma, però è in Abruzzo che abbiamo portato avanti il confronto istituzionale per individuare le opere che comunque Terna avrebbe dovuto realizzare su ogni territorio che sarebbe stato attraversato dal cavo interrato e su Cepagatti, tra l’altro, questo si tradurrà con la demolizione di 2,6 chilometri di linea elettrica aerea, la rimozione di ben 11 antiestetici tralicci di sostegno e la loro sostituzione con 1 chilometro e mezzo di cavo interrato. Chiusa la progettazione, il faldone verrà ora sottoposto al vaglio del Ministero per lo Sviluppo Economico per la relativa autorizzazione e per il Comune di Cepagatti le opere di Terna non sono finite, perché nel corso dei prossimi mesi verrà inoltrata sempre al Mise la richiesta di autorizzazione per la delocalizzazione della linea ‘Villanova-Gissi’ a 380 kilovolt, realizzata negli anni ’70, in uscita dalla Stazione Elettrica di Villanova. Che significa maggiore efficienza e sicurezza per la rete e per i cittadini”. (com)

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