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Terme Caramanico, Testa su rimozione Franco Masci

03 agosto 2021 - 16:36

(ACRA) - “La notizia della rimozione per mala gestio, da parte del Tribunale delle Imprese, dell’amministratore della Società della Terme, ing. Franco Masci, è  la conferma che la responsabilità della mancata riapertura della struttura termale di Caramanico è di chi finora l’ha gestita e non certo delle Istituzioni, Regione in primis. E’ la prova provata che sulla crisi delle Terme la causa non è il Covid, non è la Regione ma la inadeguatezza di chi ha diretto le attività, indebitando negli anni la Società. Mentre altri si attardano a leggere le dichiarazioni stampa - diffondendo errate informazioni - noi abbiamo ascoltato i rappresentanti del territorio ed interloquito con loro, abbiamo interessato e sollecitato i dipartimenti regionali e la Asl. Si è fatto tutto il possibile, a livello istituzionale, per far partire, in extremis, questa stagione termale. Se è vero che la Regione Abruzzo ha fatto quanto era necessario affinché le Terme e tutto il sistema della sanità privata potessero avere i ristori post covid, è altrettanto vero che la ragione effettiva della crisi della Società guidata da Franco Masci, non è rappresentata dai tempi di erogazione del contributo covid ma dalla cattiva amministrazione degli stabilimenti termali che ha provocato danni non solo alla Società delle Terme ma anche al territorio. Ben sappiamo come la mancata riapertura pesi sui lavoratori e sull’economia di tutto l’indotto turistico, un danno che è il risultato dell’azione di chi ha creduto di fare impresa contando sulle sole risorse economiche pubbliche, infischiandosene di investire su strutture e personale. Da anni la Regione chiede che le Terme siano gestite con più attenzione e sono anni che Franco Masci, invece, agisce sempre al limite del contratto, se non oltre. Troppo facile e banale è attribuire oggi colpe alla Regione per mascherare degli evidenti errori. L’ex amministratore delle Terme e qualche consigliere regionale non solo affermano il falso, nel puntare il dito contro la Regione, ma mostrano mancanza di rispetto nei confronti delle Istituzioni tutte che, finora, hanno più che tollerato il modus operandi della Società delle Terme. Regione e Comune hanno promosso più d’una riunione, anche con Franco Masci, per cercare di tutelare l’economia del territorio e garantire il lavoro ai dipendenti. La tenacia con la quale sono stati voluti gli incontri era dettata anche dalla necessità di dare una risposta ai tanti albergatori, alle numerose attività commerciali e a quanti hanno vissuto fino ad oggi del sistema termale di Caramanico. Purtroppo la indifferenza e l’arroganza di chi ha gestito fino ad oggi le terme - persino snobbando l’aiuto da ultimo offerto dalla dirigenza Asl perché si potessero collazionare i documenti utili all’ottenimento del contributo covid - hanno portato alla attuale drammatica situazione. Da questo dato di verità - temendo peraltro azioni dei creditori che possano portare all’avvio di una procedura concorsuale - bisogna ripartire. La Regione ha già provveduto a fare la propria parte con il Comune di Caramanico e, presto, con l’amministratore giudiziale per valutare con lui il possibile percorso di rilancio del più importante sistema termale abruzzese”. E' quanto ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d'Italia Guerino Testa. (com/red)

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