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San Massimo di Penne, visita ispettiva di Blasioli

06 dicembre 2021 - 08:42

(ACRA) - "Sabato mattina sono tornato in visita ispettiva all’Ospedale San Massimo di Penne. L’ultima volta ero stato qui il 19 gennaio 2021 e dopo quella visita avevo prodotto un’interpellanza discussa in Consiglio regionale il 13 aprile 2021. A distanza di 8 mesi la giunta di centrodestra assiste silente all’eutanasia dell’ospedale vestino". E' quanto afferma il consigliere regionale Antonio Blasioli che ha tenuto una conferenza stampa cui hanno preso parte anche il Consigliere comunale Vincenzo Ferrante del gruppo Penne prossima, Andrea Vecchiotti, Enio Baldassarre, Enzo De Simone, Tania Marrone e Gianni Di Quinzio sono stati affrontati vari aspetti. "Sono tornato su richiesta dei Consiglieri comunali di Penne Prossima - ha aggiunto Blasioli - per verificare quante delle rassicurazioni ricevute dalla Giunta Marsilio per il presidio ospedaliero di Penne sono state mantenute. Mi sono recato al reparto di medicina, (senza entrare per non intralciare il lavoro in un periodo delicato come quello che viviamo) e devo constatare che permane una situazione di illegittimità nelle turnazioni e negli orari delle prestazioni dei sanitari. Rispetto alle rassicurazioni ricevute dall’Assessore Verì, secondo la quale il Reparto di medicina sarebbe stato incrementato di 3 dirigenti medici per arrivare al numero di 10 unità, comprensivo del facente funzione, ho trovato una situazione peggiorata, illegittima e contra legem. Quando si parla di Penne e del suo ospedale molti si concentrano sulla qualificazione dello stesso, se ospedale di base sede di Pronto Soccorso o presidio di area disagiata, ma la verità che si riscontra negli atti è che in attesa di una nuova rete ospedaliera che tarda a venire, si sta smembrando questo ospedale, lasciandolo morire e costringendo i medici a turni estenuanti che massacrano loro, sono contra legem e soprattutto sono un vero pericolo per i pazienti (che possono scontare la stanchezza o la poca lucidità del personale) e per la qualità delle cure. Ai medici va fatto un doveroso ringraziamento per l’attaccamento alla loro professione e alla sanità vestina che testimoniano ogni giorno con silenziosa dedizione, ma la situazione è divenuta insopportabile. Con la nostra interpellanza avevamo sollevato la problematica dei pochi medici nel reparto di medicina generale che li obbligava a fare turni di guardia interdivisionali (cioè le notti e i festivi) alternandosi tra 5 medici. Questa situazione si è ulteriormente aggravata. Oggi il reparto di medicina del San Massimo conta 5 medici, tra cui l’ex Sindaco di Penne Semproni, che una volta andato in quiescenza è stato richiamato per una collaborazione (Co pro Co covid) fino al 31 dicembre 2021 per n. 24 h settimanali, ma dal 19 novembre un altro medico è stato ritenuto inidoneo all’attività di reparto. Preciso che il numero massimo di notti dovrebbe essere di 5 al mese, mentre se ne effettuano molte di più e a farle sono anche il Direttore e i medici ultra 62 anni che, in base al CCNL art. 6 bis, prevede la facoltà di chiedere la dispensa ad effettuare le notti. Quindi oggi il Reparto di medicina conta 3 medici più il dottore con contratto in scadenza al 31 dicembre. Preciso che fino a due anni fa medicina contava 14 medici. Per far funzionare il reparto ne servirebbero 7 più il Direttore, ma in realtà ne sono stati prima 5 e poi, con un pensionamento, 3 più il Direttore. Insomma una situazione disperata - prosegue il Consigliere del Pd - in cui non si possono più spremere i medici, ai quali, oltre al “dovuto”, si è chiesto “l’impossibile” e tutto ciò anche a rischio e pericolo dei pazienti. E invece cosa ne è stato della promessa della Giunta Marsilio? Il concorso per il tempo determinato di 3 medici per Penne assicurato dall’Assessore Verì il 13 aprile 2021 c’è veramente stato ed era proprio per il San Massimo di Penne. Le prove si sono tenute a luglio. Ha prodotto la scelta di un medico specializzato e di due medici in corso di specializzazione, ma al San Massimo di Penne non è arrivata né la prima, né gli altri due. Sono stati contrattualizzati? Perché non sono arrivati a Penne? Insomma registro un concorso per il San Massimo di Penne, espletato per il San Massimo di Penne, ma che a Penne non ha portato nessuno. Noi non accettiamo questa situazione. Basta con queste prese in giro e basta con situazioni di lavoro illegittime, con turni massacranti, con medici che lavorano violando sistematicamente le prescrizioni della L. 161/2014, e le direttive europee 104/1993 e 34/2000 che prescrivono il limite massimo di 12 ore e 50 minuti di lavoro al giorno, il limite massimo di 48 ore di durata media settimanale e il  limite minimo di riposo di 11 ore continuative nell’arco di un giorno. Questa situazione va fermata. Ho atteso otto mesi da quella interpellanza. Nulla è stato fatto. Penne è stata utilizzata per un concorso, ma non ha visto arrivare nessuno mentre continuano a venire meno risorse umane. Ho voluto verificare di persona e mi sono recato anche all’ufficio del personale per accertare e chiedere copia dei turni e dei cartellini. Oggi non era accessibile ma avanzerò la richiesta alla direzione generale. Ho svolto ogni possibile azione consentita ad un Consigliere regionale – conclude il consigliere regionale Antonio Blasioli - e la stampa, che ringrazio, è stata sempre attenta a questa realtà. Basterebbe chiedere ai medici in servizio presso la Asl di Pescara di svolgere a rotazione una delle 10 notti che oggi sono scoperte per avere meno problemi (si tratterebbe di una notte per medico ogni due mesi) in attesa di comprendere che fine abbia fatto il dirigente medico assunto con il concorso per il San Massimo di Penne e mai arrivato o in attesa di capire se c’è la volontà di svolgere altri concorsi ma questa volta non attenderò invano. Porterò le copie delle timbrature dei medici dai Carabinieri, apprezzo la loro dedizione al lavoro ma non è giusto continuare questo sfruttamento, né per loro né per i pazienti e chi ha responsabilità organizzative deve provvedere". (com/red)

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