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Fecondazione, D'Incecco: sentenza Consulta non tutela i minori

23 maggio 2025 - 18:15

(ACRA) - "La sentenza della Corte Costituzionale che apre al riconoscimento di due madri per i bambini nati da fecondazione assistita all’estero non tutela i minori. Quando si parla di bambini, la priorità non può essere rappresentata dalle rivendicazioni degli adulti, ma dal diritto dei più piccoli a crescere con una madre e un padre. È questa la verità, umana e di buonsenso, che oggi viene sacrificata in nome di battaglie portate avanti da una certa sinistra sempre più distante dalla realtà". Lo dichiara Vincenzo D’Incecco, coordinatore regionale della Lega Abruzzo, che aggiunge: “Chi oggi esulta dovrebbe spiegare come si possa considerare un passo avanti il fatto di negare a un bambino la possibilità di avere una figura materna e una paterna. Per la Lega, i bambini vengono prima di tutto. Hanno diritto a una famiglia composta, ripeto, da un padre e da una madre. Continueremo a difendere questo principio con convinzione, in ogni sede istituzionale e politica. L’amore tra due persone - sottolinea - è un fatto privato, che nessuno contesta, ma non può automaticamente tradursi in un diritto ad avere un figlio. Il desiderio di diventare genitori deve necessariamente tener conto dei bisogni del bambino e mettere al centro il suo benessere. In questo senso è preoccupante – conclude D’Incecco – che si voglia equiparare la madre biologica alla cosiddetta 'madre intenzionale', un concetto discutibile, che rischia di trasformare la maternità in una scelta volontaristica o contrattuale, svincolata da ogni legame naturale con il bambino". (com/red)