Alessandrini su Consorzio Bonifica Centro: "Bollette alle stelle e reti colabrodo"
23 giugno 2025 - 15:01
(ACRA) - "Le immagini che abbiamo mostrato oggi in conferenza stampa parlano da sole: un fiume d’acqua che esce da una condotta spaccata, allaga i campi e si disperde nel nulla mentre gli agricoltori rimangono a secco. A loro, però, continuano ad arrivare cartelle fino a 240 euro a ettaro o 170 euro per singolo allaccio, a fronte di una media nazionale che oscilla tra i 35 e i 40 euro. Somme richieste non per l’acqua erogata, ma per costi fissi sempre più pesanti. E, non è una fake news anche se ha il sapore amaro della presa in giro, il Consorzio ha stanziato oltre 40mila euro in “campagne di sensibilizzazione” per invitare gli stessi agricoltori a non sprecare l’acqua: una provocazione insopportabile di fronte a reti irrigue che risalgono al 1953 e perdono ogni giorno migliaia di metri cubi, con riparazioni che avvengono a giorni di distanza dalle chiamate". A scrivere è il consigliere regionale M5S, Erika Alessandrini, che aggiunge: "La Regione Abruzzo pratica la politica dei figli e figliastri. Per ARAP sono stati trovati 20 milioni di euro di Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) per rifare le strade e le reti idriche di alcuni nuclei industriali. Per le reti irrigue del Consorzio di Bonifica Centro, che tengono in vita la nostra agricoltura, nulla. Gli agricoltori restano a bocca asciutta". "Il governo Meloni ha stralciato 620 milioni di PNRR destinati al raddoppio ferroviario Roma-Pescara - continua Alessandrini - Marsilio si vanta di aver 'recuperato' 951 milioni attingendo ancora all’FSC,sottraendo di fatto quelle risorse ad opere vitali per il territorio, proprio come la sostituzione delle condotte irrigue che oggi esplodono nei campi". "Il Movimento 5 Stelle chiede lo stanziamento immediato di risorse straordinarie FSC per rifare l’intera rete del Consorzio di Bonifica Centro, con lo stesso metro usato per le strade dell’ARAP; la sospensione delle bollette fondate su costi fissi finché l’acqua non tornerà davvero nei campi. Peggio della siccità, della desertificazione e del cambiamento climatico – conclude Alessandrini – è riuscito a fare solo Marsilio con la sua Giunta, lasciando gli agricoltori senza acqua e senza diritti. È ora di mettere fine a questa ingiustizia e di restituire dignità a chi lavora la terra". (com/red)