Sanità, Di Marco: "In arrivo tagli al CUP di Pescara. Così fallisce piano liste attesa"
25 giugno 2025 - 11:51
(ACRA) - “Il Governo regionale sulla stampa e in Commissione annuncia un piano urgente per eliminare le liste d’attesa, ma nello stesso momento decidono tagli del 20% sui servizi del Centro unico di prenotazioni della Asl di Pescara, mettendo in forse il risultato sui tempi lunghissimi per servizi e prestazioni. Le diverse irregolarità riscontrate sulla quota del servizio ambulanze che l’Azienda ha esternalizzato e che verificheremo nella prossima seduta della Commissione Vigilanza del Consiglio regionale da cui il problema è emerso, erano solo la punta di un iceberg sempre più imponente e su cui bisogna misurarci per forza, perché gli effetti dello sfascio in cui la sanità versa, ricadono sulle spalle e incidono sulle tasche delle cittadine e dei cittadini abruzzesi di ogni età. E questo non è giusto”, così il consigliere regionale Antonio Di Marco. “I tagli, annunciati al Cup attraverso circolari interne e già nell’orecchio dei sindacati di categoria, sarebbero il modo per trovare coperture all’altrettanto imponente deficit procurato alla sanità e che sta mettendo a dura prova anche il bilancio regionale tutto – avverte Di Marco - , ma sono anche un’azione rischiosa, che si ripercuoterà certamente sulle liste di attesa che in quasi sette anni di governo del centrodestra Marsilio non è riuscito a debellare, anzi, ha fatto lievitare fino a rendere insostenibili le cure per tantissimi abruzzesi. Ridimensionare il CUP significa assestare un durissimo colpo anche alla politica di contenimento del tempo di attesa che l’esecutivo aveva detto di voler intraprendere. Evidentemente erano tutte storie. Ancora annunci, smentiti da una realtà che è sempre peggiore delle più dure aspettative. Per questo chiederò che l’argomento arrivi alla Commissione Sanità, per essere illustrato e spiegato, con l’audizione di tutti i soggetti utili, nonché per cercare delle alternative che non penalizzino ancora una volta l’utenza. Non siamo in un’opera di Pirandello: non si può dire in Commissione che si dovranno abbattere le liste di attesa e, una volta usciti, andare in tutt’altra direzione. La sanità non può essere come in Così è se vi pare, per questo dobbiamo al più presto trovare il modo per evitare questi tagli e trovare altri comparti dove si può fare una razionalizzazione dei costi, ad esempio cominciare a ragionare su una centrale unica di committenza delle Asl, perché non si creino costi diversi da un territorio all’altro”. (com/red)