Vandali Riserva del Borsacchio, Alessandrini: "Cronaca di un disastro annunciato"
04 agosto 2025 - 08:50
(ACRA) – “Quanto accade nella Riserva del Borsacchio e, più precisamente, nell’area del fratino e delle dune, non è un fatto isolato né tantomeno un incidente imprevisto. Si tratta dell’ennesimo episodio di danneggiamento avvenuto negli ultimi tre anni, con la distruzione sistematica di cordoni, cartellature e delimitazioni. Dove sono i sistemi di controllo a distanza, le telecamere, i droni, i sensori notturni e le foto trappole?” si chiede la consigliera del Movimento 5 Stelle, Erika Alessandrini. “Il problema non è la mancanza di norme, ma la volontà politica di non applicarle. La Giunta Marsilio taglia i fondi e condanna le aree protette all’abbandono, lasciandole vulnerabili a vandalismi, incendi e degrado. Un tradimento deliberato – rileva - con cui il centrodestra regionale smantella la rete di tutele previste per legge”. “L’attuale Legge Regionale n. 38/1996 assegna alla Regione il compito di istituire, tutelare e garantire la gestione delle aree naturali protette, in collaborazione con gli enti gestori. Ma quando la Regione taglia i fondi – come avvenuto nel bilancio 2025 con un taglio del 32% alle riserve – i gestori non sono più in grado di assicurare vigilanza ambientale, sorveglianza attiva, manutenzione e prevenzione incendi. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: le aree protette diventano ‘non protette’, abbandonate, distruggibili e vandalizzabili. Il caso del Borsacchio – aggiunge Alessandrini – è paradigmatico: prima lo scempio dell’emendamento notturno di dicembre 2023, con cui la destra ha cancellato il 98% dell’area protetta riducendola a poche decine di ettari; ora il taglio dei fondi, che rende impossibile garantire anche i servizi minimi di monitoraggio e tutela. Non è fatalità, è una precisa scelta politica che disconosce il valore ambientale, culturale ed economico delle nostre riserve”. La consigliera M5S interviene anche sul “fronte della prevenzione incendi” e ricorda “il recente rogo che ha devastato oltre 2.000 m² della Pineta dannunziana a Pescara. Anche lì il copione è sempre lo stesso: fondi tagliati, presidi ridotti al minimo, sistemi di sorveglianza assenti o inadeguati. La Giunta Marsilio è la regista di questo scempio, sta smantellando il sistema di protezione delle aree naturali abruzzesi con la logica miope del taglio lineare, ignorando che senza risorse adeguate non esiste tutela possibile. Eppure la legge è chiarissima: la Regione ha il dovere di garantire la tutela effettiva di questi ecosistemi, non può lavarsi le mani scaricando tutto sui gestori locali - come nel caso delle guide del Borsacchio - lasciati senza mezzi né strumenti. Non può continuare a delegare esclusivamente alle associazioni la tutela, la valorizzazione e la gestione attiva di aree naturali tanto rilevanti. Non accetteremo alibi – conclude –. Il Movimento 5 Stelle Abruzzo chiede l’immediato ripristino dei fondi tagliati e la piena assunzione di responsabilità politica da parte della Giunta. Le riserve naturali non sono un accessorio, ma un diritto collettivo sancito dalla legge e dalla storia di questa regione. La Giunta Marsilio scelga da che parte stare: dalla parte della distruzione o dalla parte della tutela. La politica dell’abbandono ha già fatto abbastanza danni”. (com/red)