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Filovia Pescara, Alessandrini: "Accanimento terapeutico sulla strada parco"

04 agosto 2025 - 15:45

(ACRA) - “Il nulla osta di ANSFISA non è un lasciapassare, ma un documento che impone prescrizioni stringenti, che oggi TUA e il centrodestra regionale sembra affrontino con irresponsabile leggerezza. Siamo di fronte all’ennesimo annuncio fatto per propaganda, senza la verifica delle condizioni di sicurezza per i cittadini e il territorio”.  È l'accusa lanciata dalla consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Erika Alessandrini, nel corso della conferenza stampa convocata per fare chiarezza sull’effettivo stato del progetto filovia sulla Strada Parco. “In queste settimane assistiamo a un vergognoso balletto di date, annunci e smentite – dichiara Alessandrini – ma nessuno spiega ai cittadini che il nulla osta di ANSFISA, rilasciato il 4 luglio, contiene precise prescrizioni che riguardano la stabilità del sottofondo stradale lungo l’intero tracciato. Non stiamo parlando di una semplice buca in via Sele, perché quella è solo la punta di un iceberg di un tracciato mai verificato rispetto alla tenuta di mezzi pesanti più di 18 tonnellate, che potrebbero aprire le stesse voragini altrove, su una sede stradale attraversata da condotte ACA e soprattutto dalla principale condotta del gas metano. Chi si assume la responsabilità, oggi, di garantire che la Strada Parco sia in grado di sopportare il passaggio di filobus? Sarà la TUA a farlo?”. “Non staremo a guardare mentre vengono sprecati milioni di euro di finanziamenti pubblici per un progetto che non rispetta più i criteri che ne hanno legittimato l’erogazione. Per questo – annuncia Alessandrini  – scriveremo al Cipess, il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, per segnalare formalmente la difformità tra quanto finanziato e quanto stanno realizzando. Quando i Ministeri competenti apriranno gli occhi, qualcuno dovrà spiegare perché le risorse pubbliche sono finite a coprire i costi di una normale linea TPL, invece di un impianto TRM conforme ai requisiti di legge, e che per di più anziché rimuovere barriere architettoniche le crea, in contrasto con qualsiasi normativa europea, nazionale e costituzionale”. “La verità è che questo progetto, che doveva rappresentare il futuro della mobilità sostenibile in Abruzzo, è diventato un monumento all’incompetenza e all’arroganza politica – conclude Alessandrini – noi, dal canto nostro, porteremo questa vicenda sui tavoli nazionali e pretendiamo che ogni euro di finanziamento venga speso nel rispetto delle leggi e della sicurezza collettiva”. (com/red)

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