Di Marco: Marsilio non regge il confronto con la realtà
05 agosto 2025 - 19:09
(ACRA) - “Buon pomeriggio Onorevole, sono I. P. un cittadino residente a Chieti e visto il suo continuo ed incessante impegno a difesa dei cittadini e le sue continue battaglie a difesa della sanità regionale sono costretto a segnalarle che ormai i pazienti oncologici assegnati all’ospedale di Chieti (tra cui mia moglie) non possono più completare i cicli di chemioterapia nei tempi previsti dai protocolli per la continua mancanza di farmaci tra cui Trastuzumab Deruxtecan ENHERTU". E' quanto riporta una segnalazione inviata al consigliere regionale Antonio Di Marco e letta in aula oggi. "Questa segnalazione - ha dichiarato Di Marco - ha fatto infuriare il presidente Marsilio che di fronte alla realtà di una famiglia, una delle tante costrette a soccombere di fronte a una sanità che non funziona, è addirittura uscito dall’aula non riuscendo a reggere il confronto, dandomi dello sciacallo, gridandomi contro che sono bugiardo, con una violenza che non si addice a un rappresentante delle istituzioni. Non è così che si salva il settore più importante fra le competenze della Regione, ridotto a un deficit mostruoso, spogliato di prestazioni e servizi, tanto malato da contagiare anche altri settori vitali della vita d’Abruzzo e imporre tasse alla comunità già colpita da tante mancanze. Basta bugie, servono azioni e, nello specifico servono farmaci: al posto di negare una realtà raccontata da chi l’ha vissuta, perché non ha accertato, presidente, che ciò che questo cittadino via mail mi affidava fosse notizia vera, al posto di darmi dello sciacallo? Fa male il fallimento, mi rendo conto, ma è cosa istituzionale dare risposte alla comunità, è stato eletto per questo, non per considerare reale solo ciò che a lei fa comodo e sbattere la porta e andarsene quando la realtà parla chiaro”. “Non riesco ancora a capacitarmi nemmeno di come l’assessore Quaglieri abbia potuto rivolgermi un’offesa così assurda, dicendo che, rivelando questa storia, ripeto, una delle tante, io fossi il Netanyahu dei malati oncologici, sfruttandoli per farmi pubblicità, io che malato oncologico lo sono stato e so cosa significa avere bisogno di certezze, la sicurezza dei farmaci – ha aggiunto Di Marco - . Piuttosto porterò il caso segnalato in Commissione vigilanza, perché non è la prima volta che quei farmaci finiscono a Chieti e che ai malati che ne hanno bisogno per vivere viene data come giustificazione dell’assenza il tempo di riassortimento, una storia più volte finita sulle cronache nazionali e che si ripete, nonostante ciò. Non possono esserci buchi nella programmazione della sanità e se ciò accade significa una sola cosa: che la programmazione sanitaria non è fatta bene e le condizioni del nostro sistema sanitario, oberato dai debiti, dai problemi, dalle liste di attesa, dalla fuga e dalla rinuncia a curarsi, lo prova. Inutile scappare, inutile alterarsi, Presidente, si corci le maniche e scenda in trincea con noi”. (com/red)