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Maltempo primavera e disagi, Di Marco: "Silenzio della Regione pesa sulle comunità colpite"

01 settembre 2025 - 08:19

(ACRA) - “Da mesi chiediamo alla Regione interventi concreti per ripristinare la viabilità di diversi Comuni delle aree interne danneggiati dal maltempo dello scorso marzo e altre. A oggi, però, le risposte non ci sono state e questo silenzio pesa sulle comunità locali colpite, sulle loro economie e sulla possibilità stessa di fruire di un’area di grande pregio ambientale e turistico. Non possiamo assistere inermi alla paralisi di attività che accolgono turisti e località fra le più visitate d’Abruzzo tutte penalizzate dall’inaccessibilità di strade sconnesse, bloccate da frane, mai ripristinate. Alcuni dei posti più iconici d’Abruzzo, di cui il Governo regionale si fa vanto negli spot, sono stati inaccessibili per tutte la stagioni. E tale sbarramento rischia di compromettere l’economia e il turismo di un intero comprensorio”, così Antonio Di Marco, consigliere regionale e vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio a margine della conferenza stampa a Pescara “che ha visto la presenza dei sindaci di Abbateggio con il vicesindaco, Carpineto della Nora, Montebello di Bertona, Moscufo con il vicesindaco, e riguardante una situazione che riguarda un ampio comprensorio che comprende anche i Comuni di Alanno, Bolognano, Brittoli, Caramanico, Castiglione a Casauria, Farindola, Lettomanoppello, Loreto Aprutino, Manoppello, Penne, Pescosansonesco, Salle, Scafa, Torre de’ Passeri, Turrivalignani e Villa Celiera” si legge in una nota. “Ho sollecitato più volte la Regione e ho richiesto che i sindaci venissero auditi in una Commissione speciale dedicata ai danni, perché hanno diritto a una risposta che in tutti questi mesi è mancata, auspico che non si tratti di assenza da parte dell’esecutivo – aggiunge Di Marco – perché si valuti un incremento delle risorse destinate agli interventi di ripristino, così da garantire il pieno recupero della viabilità e ridare fiato a turismo, agricoltura e attività economiche che da mesi vivono un vero e proprio isolamento. Per intervenire la Regione dovrebbe erogare oltre 2 milioni di euro, secondo la stima del Genio Civile dei danni su tutto il comprensorio, la Giunta è stata sollecitata a erogare questi fondi, ma al momento non esistono atti, né interventi tramite la legge regionale 17 che consente al Genio Civile per programmare azioni sul territorio, in quanto la Regione ha a disposizione solo 600.000 euro e di questi solo 160.000 il Genio civile li spenderà su Bolognano, l’unico Comune che ha giovato di qualcosa per i danni sulla provinciale, con l’obiettivo di ripristinare la viabilità fino al presidio ‘Paolo VI’, centro sanitario, al fine di consentire l’arrivo fin lì delle ambulanze. Ma questa non è una risposta”. “Ho chiesto anche al Parco della Maiella di utilizzare i fondi del parco, oppure chiedendoli al ministero, oppure sollecitando la Regione, proprio perché serve una risposta concertata. Occorre un’assunzione di responsabilità immediata da parte della Giunta regionale, perché qui non parliamo solo di strade – prosegue il consigliere - ma di futuro e sopravvivenza delle comunità montane e se davvero questa realtà conta, allora deve essere ascoltata. La prima nota risale al 25 marzo, dopo quella 29 aprile diretta all’assessore D’Annuntiis e al direttore del Dipartimento Infrastrutture e Trasporti, ho richiesto al presidente della Commissione Ambiente e Territorio Di Matteo una convocazione urgente per audire i sindaci dei Comuni di Abbateggio, Alanno, Bolognano, Carpineto della Nora, Civitaquana, Montebello di Bertona, Moscufo, Roccamorice e Turrivalignani nella provincia di Pescara, al fine di avere riscontro diretto dei danni causati nei vari territori, informando i sindaci dell’iniziativa e della gravità manifestata anche al Servizio Genio Civile Regionale di Pescara per l’avvio di sopralluoghi che erano stati anche calendarizzati per accertare i danni. Attualmente il Comune di Abbateggio, come sottolinea il sindaco, accusa un’evidente incidenza negativa della situazione per i danni riportati sull’economia locale legati principalmente all’impraticabilità della Strada della Montagna che attraversa la Valle Giumentina e giunge fino a Decontra di Caramanico Terme. Questa strada dopo le abbondanti precipitazioni ha subito un abbassamento del piano viario di circa 1.5 mt per una lunghezza di oltre 40 mt che ne ha impedito la percorribilità, determinando di fatto la paralisi delle attività economiche poste sul suo percorso. Tanti operatori economici e turistici delle zone interessate sono fermi, oppure hanno danni che nessuno prende in carico. Non è pensabile lasciare senza risposte e senza interventi questa situazione. Non è difficile stanziare oltre 2 milioni sapendo che a fine novembre ne sono stati stanziati 15 di milioni, a pioggia, per eventi e associazioni locali, se si fa questo, si può e si devono supportare anche i Comuni attraverso risorse mirate”, conclude Di Marco. (com/red)

 

 

 

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