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Osservatorio Legalità, approvato pdl Prospero: "Non basta confiscare serve restituire"

23 ottobre 2025 - 17:39

(ACRA) – “La Regione Abruzzo si pone in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata, con strumenti concreti per trasformare i beni confiscati in occasioni di riscatto sociale e sviluppo per i territori” informa una nota stampa. “Nella seduta odierna, l’Osservatorio regionale per la Legalità ha approvato all’unanimità il progetto di legge a firma del presidente Francesco Prospero, finalizzato alla valorizzazione e al riutilizzo dei beni confiscati alle mafie in Abruzzo. Una proposta che nasce con l’obiettivo di restituire questi beni alle comunità locali – spiega - trasformandoli da simboli del potere criminale a luoghi di cultura, solidarietà, lavoro e inclusione. Il disegno di legge prevede l’istituzione di un Fondo regionale destinato a finanziare la riqualificazione degli immobili confiscati e sostenere progetti sociali, culturali e occupazionali promossi da Comuni e associazioni del Terzo Settore. Il testo è ora atteso all’ultimo passaggio in Commissione Bilancio, prima dell’approdo definitivo in Aula. In quella sede, tutti i consiglieri regionali potranno contribuire a migliorare la proposta attraverso la presentazione di emendamenti. Su temi come questo, non esistono bandiere politiche: occorre lavorare insieme, con responsabilità e visione, per un obiettivo condiviso di legalità e giustizia sociale”. “Nel corso della seduta è stato già condiviso un emendamento proposto dalla consigliera Carla Mannetti, volto a garantire un miglior coinvolgimento della commissione competente e del Comitato per la Legislazione nel monitoraggio degli effetti della legge. In alcune Regioni italiane, come Emilia-Romagna, Lombardia, Campania, Sicilia e Calabria,  - prosegue Prospero - sono già attive leggi simili che hanno prodotto risultati significativi sul piano del riuso sociale dei beni confiscati. Con questa iniziativa, anche l’Abruzzo si doterà finalmente di uno strumento normativo concreto, capace di coniugare legalità, impegno civico e sviluppo territoriale. Restituire ciò che la criminalità ha sottratto significa costruire fiducia, rafforzare le comunità e offrire nuove opportunità di riscatto. I beni confiscati non devono restare simboli del passato criminale, ma diventare strumenti di futuro. È così che si costruisce una vera cultura della legalità”. (com/red)

 

 

 

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