Alessandrini: La Nuova Pescara è un'occasione storica, non un fastidio amministrativo
27 ottobre 2025 - 16:40

(ACRA) - "La Nuova Pescara non può più essere trattata come un tema burocratico, un procedimento ordinario o, peggio ancora, come una scadenza da rinviare di volta in volta che finisce per assumere i contorni di un fastidio. Per la sua portata economica, politica e amministrativa, questo progetto rappresenta una svolta storica per l’Abruzzo: un’occasione irripetibile di modernizzazione istituzionale, di razionalizzazione dei servizi e di sviluppo economico per l’intera area metropolitana. È un processo che qualunque amministratore o tecnico degli enti locali dovrebbe affrontare con orgoglio e dedizione, perché nella vita professionale capita raramente di poter contribuire a un cambiamento così profondo e duraturo. Perché la Nuova Pescara diventi realtà servono visione, coraggio, competenza, concretezza e, soprattutto, un impegno condiviso da tutte le istituzioni coinvolte". Con queste parole la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Erika Alessandrini annuncia la discussione, nella seduta del Consiglio regionale di mercoledì 29 ottobre, della risoluzione che impegna la Giunta regionale a rispettare in modo inderogabile il termine del 1° gennaio 2027 per l’istituzione del nuovo Comune di Pescara, come stabilito dalla Legge regionale n. 13 del 2023, e a rafforzare il proprio ruolo di coordinamento, vigilanza e supporto tecnico ai Comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore. "Negli ultimi mesi – spiega Alessandrini – il dibattito pubblico si è arenato in una retorica del rinvio che sta soffocando l’ambizione stessa del progetto. Si parla soltanto di scadenze da spostare e di adempimenti da rimandare, ma nessuno discute più della città che vogliamo costruire. Eppure, la Nuova Pescara dovrebbe essere l’occasione per disegnare un nuovo modello di città: un’unica pianificazione urbanistica e strategica, una mobilità moderna e integrata, servizi digitali e politiche ambientali coordinate. È su questo che dovremmo concentrare il dibattito politico, non sulla ricerca di nuovi pretesti per rinviare ancora. Sta passando un messaggio sbagliato – osserva – quello secondo cui non ci sarebbe urgenza. Si procede come se ci fosse sempre tempo, come se la fusione potesse essere rimandata senza conseguenze. Invece è una sfida che richiede passione, responsabilità e capacità di visione. Non si può gestire con il pilota automatico: bisogna crederci e mettersi in gioco". Alessandrini richiama anche il ruolo della Regione Abruzzo, che attraverso la sua risoluzione viene chiamata ad assumere una funzione di guida, supporto e monitoraggio. "Il processo di fusione richiede un coordinamento costante – spiega – perché comporta la progressiva armonizzazione dei bilanci, l’unificazione dei regolamenti, la riorganizzazione del personale, la gestione associata delle funzioni fondamentali e la costruzione di una nuova identità istituzionale. È indispensabile che la Regione accompagni i Comuni in questo percorso, garantendo competenza tecnica e continuità amministrativa. È questo il senso della mia risoluzione: non una critica, ma una spinta ad agire, per restituire al progetto la centralità politica che merita.» La consigliera sottolinea anche l’aspetto economico, ricordando che il rispetto del termine del 2027 è condizione necessaria per accedere ai contributi statali incentivanti previsti per i Comuni nati da fusione con oltre 100.000 abitanti: 10 milioni di euro all’anno per dieci anni, oltre ai 5 milioni già assegnati nel 2023. Si tratta di risorse straordinarie – evidenzia – che possono finanziare infrastrutture, progetti di innovazione, sostenibilità e qualità della vita. Perderle per colpa di inerzie o di scelte politiche miopi sarebbe una colpa grave verso i cittadini e verso il futuro di questo territorio. La Nuova Pescara – conclude Alessandrini – non è un passaggio tecnico, ma un atto di visione e di responsabilità. È l’occasione per costruire una città moderna, efficiente e capace di attrarre investimenti, di offrire servizi migliori e di rappresentare con autorevolezza l’Abruzzo nel sistema delle grandi aree metropolitane italiane. Continuare a rinviare significa rinunciare a tutto questo. Il 1° gennaio 2027 non è una data simbolica, ma un impegno preciso, e chi ricopre ruoli di responsabilità politica e amministrativa ha il dovere di onorarlo fino in fondo". (com/red)