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Pietrucci: L'Aquila Capitale della Cultura ignora Buccio di Ranallo. Partire dalle scuole

29 ottobre 2025 - 13:13

(ACRA) - "Buccio di Ranallo. Chi era costui? L’Aquila capitale della cultura che ignora Buccio di Ranallo, il grande cantore storico del ‘300 che racconta la storia della nascita della città capoluogo di regione, è come dire che Firenze ignori Dante Alighieri. Eppure è così". Così il consigliere regionale PD, Pierpaolo Pietrucci, e continua: "I nostri studenti di ogni ordine e grado, nulla sanno della 'Cronica' di Buccio, quindi poco o nulla conoscono della storia aquilana. Mi faccio latore di una proposta. Per il 2026, anno del capoluogo d’Abruzzo capitale della cultura, inserire nei programmi scolastici lo studio della 'Cronica' ad iniziare dalle scuole medie. Ci troviamo di fronte a politici di destra che si riempiono la bocca del termine identitario, senza intraprendere alcuna iniziativa né per l’Amiternum Sabina e poi Romana, né per colui che ha regalato al mondo della cultura universale un capolavoro in quartine. Lo studio dell’opera di Buccio di Ranallo di Poplito de Aquila, è fino ad ora rimasto confinato a grandi studiosi italiani e stranieri. Uno dei massimi studiosi è il nostro professore universitario Carlo De Matteis, quindi i vertici della nostra scuola e anche il ministero della Pubblica Istruzione potrebbero incaricare lui per mettere a punto l’inserimento di Buccio di Ranallo tra i grandi autori della storia letteraria italiana". "Gli studenti aquilani sanno di Dante, Boccaccio, Petrarca, Ovidio, Cicerone e Sallustio. Ma nulla sanno della storia relativa alla nascita dell’Aquila raccontata dal nostro cantore storico. Inserire Buccio di Ranallo tra gli autori da studiare, sarebbe veramente ridare senso compiuto alla parola identità culturale della nostra città", conclude Pietrucci. (com/red)