Interpellanza potenziamento servizio 118, Di Marco: "La Regione deve supportare i territori"
18 novembre 2025 - 17:30

(ACRA) - “Ci aspettavamo iniziative già operative sulla nostra interpellanza sul servizio 118 nell’Alto Sangro e Alto Sagittario. Di fronte alle criticità riscontrate nella copertura sanitaria di queste ampie zone che scontano posizioni geografiche difficili ci aspettavamo risposte, che al momento non abbiamo visto”, così il consigliere regionale Antonio Di Marco (PD) con il collega Pierpaolo Pietrucci (PD), firmatari dell’atto discusso oggi in Consiglio. “Quella dei sindaci – da Pescasseroli a Scanno, da Civitella Alfedena a Opi – aggiunge Di Marco - non è una protesta qualunque, ma il grido di comunità che d’estate raddoppiano presenze e che già soffrono l’assenza di medici di base, guardia medica e servizi essenziali. Le mie richieste erano semplici e finalizzate a rafforzare l’assistenza medica in un’area che, soprattutto durante le stagioni estiva e invernale, per motivi diversi, si trova in forte difficoltà e non dispone della dovuta copertura sanitaria. L’assessore ha riferito che nell’area interessata sono state attivate le procedure necessarie per il reclutamento del personale medico e che, nonostante l’impegno della Asl, che ha però registrato una risposta limitata da parte dei professionisti, sono state comunque messe in campo misure utili a garantire una copertura ritenuta adeguata. Ritengo tuttavia che, accanto ai dati formali riportati dall’assessore, permanga una condizione di criticità concreta e quotidiana nell’assistenza sanitaria dell’Alto Sangro e dell’Alto Sagittario. La popolazione residente vive tutto l’anno con un livello di copertura che spesso non assicura tempestività e continuità nelle cure. Inoltre, l’area, sia in estate sia in inverno, registra un rilevante afflusso turistico, con un conseguente aumento della domanda sanitaria che le risorse attualmente disponibili non riescono a sostenere pienamente. Le difficoltà nel reperimento dei medici, pur note e riconosciute, non possono tradursi in un protrarsi di situazioni emergenziali o in un’offerta di servizi ridotta rispetto alle reali necessità del territorio. Le iniziative avviate dalla Asl sono certamente apprezzabili, ma ad oggi risultano insufficienti a garantire una copertura realmente stabile e capillare” conclude. (com/red)