Bilancio regionale 26-28. Cavallari e Menna: "manovra di austerità che penalizza l'Abruzzo"
29 dicembre 2025 - 18:44

(ACRA) - Il gruppo consiliare Abruzzo Insieme esprime una netta e convinta contrarietà al Bilancio di previsione 2026–2028 della Regione Abruzzo, "una manovra - scrivono i consiglieri Vincenzo Menna e Giovanni Cavallari - che certifica il fallimento politico dell’attuale maggioranza e scarica sui cittadini il prezzo di anni di scelte sbagliate". "Dietro la retorica della “prudenza” e del “rigore”, si nasconde un bilancio rigido, difensivo e socialmente ingiusto, che non governa i problemi ma li rinvia, comprimendo servizi, diritti e opportunità. La sanità assorbe oltre 3 miliardi di euro l’anno, pari a circa il 75% della spesa corrente, ma continua a produrre disavanzi, mobilità passiva, liste d’attesa infinite e servizi territoriali inadeguati. Il bilancio non introduce alcuna riforma strutturale: si limita a mettere toppe contabili, vincolando oltre 113 milioni di euro l’anno di IRPEF e IRAP al ripiano dei debiti del passato. È una verità politica chiara: i cittadini pagano più tasse per coprire gli errori di gestione, non per avere una sanità migliore". "L’Addizionale regionale IRPEF - continuano i Consiglieri - diventa sempre più una tassa di emergenza permanente, utilizzata come bancomat per mantenere in equilibrio un sistema che non funziona. Gettiti incerti, accantonamenti forzati, rischio di restituzioni allo Stato: questo bilancio vive sull’instabilità e sulla pressione fiscale, senza offrire garanzie né prospettive. Tagli lineari a sport, giovani e sociale: colpito il futuro Per salvare gli equilibri contabili, la Giunta sceglie di tagliare ciò che tiene insieme la comunità: lo sport viene praticamente smantellato, con risorse ridotte di oltre il 60%; le politiche giovanili diventano marginali; il sociale resta sottofinanziato rispetto ai bisogni reali. Questa non è una scelta tecnica, è una scelta politica precisa: sacrificare il futuro per gestire il presente". "L’unica voce 'espansiva' del bilancio è quella degli investimenti - scrivono Cavallari e Menna - finanziati però quasi esclusivamente attraverso nuovo indebitamento per 93,7 milioni di euro. Si accendono mutui senza una strategia di crescita economica, senza politiche industriali, senza un piano per lavoro e imprese. Il debito aumenta, ma lo sviluppo resta una promessa vuota". Infine, scrive il gruppo "Abruzzo Insieme", "in una regione fragile dal punto di vista sismico e idrogeologico, le risorse per la Protezione Civile restano sostanzialmente stabili e non adeguate ai rischi reali. Si continua a rincorrere le emergenze, invece di investire seriamente sulla prevenzione. Il giudizio politico di Abruzzo Insieme Questo bilancio: non riduce le disuguaglianze, non rafforza i servizi territoriali, non sostiene i giovani, non costruisce sviluppo, non dà risposte all’Abruzzo che lavora, studia e resta indietro. È il bilancio di una Regione che amministra la crisi, anziché affrontarla. Per queste ragioni, Abruzzo Insieme voterà contro il Bilancio di previsione 2026–2028 e continuerà a battersi per: una sanità efficiente, riorganizzata e trasparente, non solo finanziata; una fiscalità più equa, che non colpisca sempre gli stessi; investimenti pubblici orientati a lavoro, coesione e sviluppo sostenibile; un bilancio che rimetta le persone, i territori e il futuro al centro delle scelte politiche", concludono. (com/red)