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Centrale unica Asl, la replica di Paolucci (Pd)

11 settembre 2019 - 17:32

(ACRA) - "Sulla centrale unica della Asl i consiglieri regionali pentastellati tornano a vestire i panni di ispettori per fare propaganda spicciola ai danni della comunità". Ad affermarlo è il Capogruppo Pd in Consiglio regionale Silvio Paolucci che aggiunge: "Stavolta vogliono far credere che il sottoscritto abbia perpetrato uno sperpero di oltre un milione di euro sui locali della centrale unica: attacco come al solito personale su cui mi riservo di intervenire e fatti inverosimili, smentiti dalle carte che loro fanno finta di non conoscere solo per colpire la persona e il partito", riprende Paolucci, illustrando i fatti. "Nel merito la situazione è questa - spiega Paolucci - la riorganizzazione delle centrali uniche non solo è prevista dal decreto Lorenzin, ma ampiamente confermata dalla ministra pentastellata Giulia Grillo e dal precedente governo 5 stelle-Lega. Si tratta di un provvedimento contemplato nel quadro normativo per dare risposte più appropriate e migliori all'utenza, che a seconda della patologia verrebbe così velocemente indirizzata nel luogo più consono e che può intervenire meglio. Peraltro la somma spalmata su vent'anni rappresenta dunque una locazione che sembra davvero contenuta di esercizio in esercizio (40mila per Asl) è stata definita dai vari tecnici, dirigenti e funzionari degli Enti competenti e giammai da un partito politico o da un assessore. E l'affermazione volta a far credere che sia stato io ad aver definito prezzi ed esborsi, sia pure indiretta, è ai limiti della querela. Ma questa voluta confusione, creata solo per gettare fumo negli occhi degli abruzzesi per ragioni che davvero ignoro, omette peraltro di dire che la Regione è al cento per cento proprietaria delle aziende sanitarie, così come dell'aeroporto e che, pertanto, ci sarebbe una contenuta locazione fra enti di totale proprietà della Regione. Dunque, chiedo: quale sarebbe lo spreco? Quanto ai ritardi dell'attuazione dei programmi della passata legislatura - prosegue il Consigliere del Pd - occorrerebbe piuttosto chiedere lumi all'attuale governo regionale, anche perché l'inerzia potrebbe anche nutrire l'idea di cambiare programmazione, ed è un'intenzione che ci preme conoscere. In modo fermo rimando al mittente non solo queste accuse, ma anche il provocatorio e voluto meccanismo di ignorare elementari dati informativi, che contraddistingue tale modo di portare avanti l'iniziativa politica, in un momento in cui è la politica stessa a indicare altre strade per dare risposte ai cittadini". (com/red)

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