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Consorzi, Marcozzi: "Gestione unica dell'acqua"

09 maggio 2023 - 17:19

(ACRA) - “In Abruzzo la gestione pubblica di beni essenziali come l'acqua deve cambiare paradigma. Serve una visione dall'alto, che guardi al bene di tutta la regione e che dia indirizzi chiari e precisi. Lo ripeto da mesi ormai, e durante ogni audizione nei lavori del Consiglio regionale arrivano conferme che sia questa la strada da percorrere. È successo anche oggi, e ringrazio il Presidente Di Matteo per il suo lavoro, nella III Commissione in cui sono stati auditi i Commissari dei Consorzi di bonifica. La mancanza nei decenni di una strategia consolidata ha generato problemi che, a cascata, si sono riversati sulle aziende agricole e sui cittadini. Uno schema che si ripete nelle stesse modalità con la gestione dell'acqua per uso idropotabile con le periodiche interruzioni idriche. Evidentemente il problema è a monte di un sistema che, oggi, possiamo cambiare”. Lo afferma il consigliere regionale indipendente Sara Marcozzi, che spiega: “Con la Commissione d'inchiesta sull'emergenza idrica da me presieduta, abbiamo individuato un metodo di lavoro efficace e replicabile a tutti i livelli. Abbiamo messo tutti gli stakeholder intorno al solito tavolo, abbiamo analizzato i problemi, superato i dissidi iniziali, favorito il dialogo e proposto soluzioni che pensassero al bene di tutto l'Abruzzo, non del singolo orticello”. “I Commissari dei Consorzi di Bonifica svolgono un compito molto complesso e nell'audizione di oggi hanno esposto il percorso intrapreso da ognuno di loro, tra mille difficoltà e ostacoli. Una serie di iniziative singole e isolate a cui è mancato un coordinamento dall'alto. È qui che si deve intervenire, creando un raccordo unico tra territorio e politica capace di guardare con una visione agli interessi dell'Abruzzo intero. La Commissione permanente su Servizio Idrico e Cambiamenti Climatici di cui ho richiesto l'istituzione settimane fa, e che giovedì sarà nuovamente all'ordine del giorno della Giunta per il regolamento, rappresenta lo strumento ideale per riuscirci”. “Le minacce a cui è esposta la risorsa idrica oggi sono tantissime e toccano gli ambiti più disparati. Abbiamo reti obsolete e non interconnesse tra loro, con l'impossibilità di far arrivare acqua dove è più necessario. Abbiamo un'emergenza energetica da gestire puntando all'incremento dell'autoproduzione, a cui si somma la gestione delle derivazioni idroelettriche. Il tutto in un contesto mondiale di cambiamenti climatici e di inesorabile riduzione di disponibilità di acqua tale da imporre all'Italia di anticipare, ogni anno, la dichiarazione di stato di emergenza. Davanti a tutto questo, la logica campanilistica è perdente in partenza”. “I pochi mesi che ci separano dalla fine della legislatura possono essere sufficienti per creare le condizioni per avere una visione d'insieme della questione acqua, al di là delle appartenenze politiche. La Commissione permanente servirà proprio a questo, lasciando in eredità un lavoro ben fatto per arrivare a soluzioni reali e portare l'Abruzzo nel futuro. E la sensibilità che il Consiglio regionale sta dimostrando di avere, confermata anche nella giornata di oggi, lascia ben sperare”, conclude.

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