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Patto per l'Abruzzo, Castilgione Messer Marino quarta tappa sit in itinerante sulla sanità

03 giugno 2025 - 10:41

(ACRA) – “È stato il comune di Castiglione Messer Marino il protagonista della quarta tappa della mobilitazione permanente e itinerante che il Patto per l’Abruzzo sta portando in tutto il territorio regionale attraverso gli incontri di ‘Quale Salute? Operazione Verità’ dopo l’aumento delle tasse in Abruzzo”, informa una nota stampa. “Davanti al distretto sanitario del piccolo comune montano si sono riuniti i consiglieri regionali di opposizione Luciano D’Amico, Alessio Monaco (AVS), Silvio Paolucci (PD) e Francesco Taglieri (M5S), con loro la sindaca Silvana Di Palma e alcuni amministratori locali, per affrontare il delicato tema del diritto alla salute nelle aree interne/montane e il problema della carenza di medici di 118, indispensabili in zone che distano anche 60 minuti dal primo ospedale. Tanti i cittadini che si sono riuniti in strada per partecipare al sit-in informativo”, rilevano i consilgieri. “Stiamo svolgendo un’operazione verità affinché i cittadini vengano informati sia sull’aumento delle tasse ma anche sui motivi che hanno portato il sistema sanitario abruzzese nello stato di criticità in cui si trova attualmente – dichiara Luciano D’Amico - percorrendo i grandi e i piccoli centri della regione  stiamo riscontrando nei cittadini grande preoccupazione per il presente ed incertezza per il futuro. Dal confronto con i territori e dagli incontri con amministratori locali, utenza e personale, appare sempre più evidente la necessità di un radicale cambiamento nella gestione e dell’organizzazione del sistema sanitario pubblico, che dopo oltre sei anni di gestione centrodestra è in profonda crisi. Il Patto per l’Abruzzo – prosegue - propone la rimodulazione della Rete ospedaliera,  privilegiando la specializzazione dei presidi per contenere la mobilità passiva in preoccupante crescita; il potenziamento della medicina territoriale, fino ad ora tanto annunciato quanto disatteso, soprattutto in luoghi come questo in cui i presidi di prossimità possono davvero fare la differenza in caso di emergenza; e, da ultimo, un efficace investimento sulla prevenzione, settore in cui Regione Abruzzo presenta una grande insufficienza”. Alessio Monaco, capogruppo di Avs in Consiglio regionale e Sindaco di Rosello ha sottolineato “la necessità di difendere il diritto alla salute anche e soprattutto in montagna, le aree montane vanno salvaguardate. La salute è un diritto anche ad alta quota. I cittadini dei nostri piccoli centri devono avere la possibilità di curarsi e di vedere salvata la vita come ogni altro cittadino abruzzese. Questi diritti ci sono negati perché chi è stato designato a programmare e risolvere i problemi non fa, o non sa fare, il proprio dovere. Ci sono situazioni drammatiche sulle postazioni medicalizzate del 118 di Castiglione Messer Marino e in altri comuni con le stesse caratteristiche. La maggior parte dei turni sono scoperti a causa della mancanza di medici ai quali la destra ha interrotto l’erogazione dell’indennità mensile per svolgere la propria professione in aree montane e disagiate. Non possiamo permetterci di perdere i medici delle postazioni di 118 in centri montani che distano anche 60 minuti dagli ospedali”. Silvio Paolucci, capogruppo PD, ha poi sottolineato “a rischio c’è la rete di emergenza urgenza in tutta la provincia di Chieti, a causa di una corposa riduzione per il comparto che sarà attuata con il provvedimento che la destra sta per approvare. Un’enorme criticità che fa il paio con la carenza di medicina generale: due aspetti della medicina territoriale di fondamentale importanza in zone come questa.  Purtroppo a pagare i danni della pessima gestione del servizio sanitario firmato centrodestra sono sempre i cittadini a cui vengono aumentate le tasse ma poi non vengono garantiti servizi. Non si investe sull’ ospedale di comunità e  sugli ambulatori c’è una costante spoliazione. Per la Casa di comunità i lavori a Castiglione M.M., nonostante la piena collaborazione dell’amministrazione comunale,  non sono proprio partiti e su quella di Gissi non si hanno notizie. Inoltre nei nostri distretti di montagna gli specialisti non ci sono e quei pochi che ci sono vanno via perché sono zone disagiate, per le distanze orografiche dai centri da cui provengono e anche perché non hanno nessun incentivo a continuare a venire”. “Il modello Abruzzo della destra – conclude il capogruppo del M5S Francesco Taglieri – si è dimostrato fallimentare su tutta la linea e in aree interne e montane, come questa, la pessima gestione di Fratelli D’Italia, Lega e Forza Italia si vede a occhio nudo: nella carenza di servizi, nella depauperazione delle strutture e nella mancanza di personale indispensabile per garantire le cure. Qui abbiamo trovato cittadini resilienti e coraggiosi, ma il coraggio non basta. Il diritto alle cure deve essere garantito con atti concreti, programmazione adeguata e una gestione efficiente delle risorse”. (com/red)

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