Fauna selvatica, Blasioli e Pepe: La Regione ignora le 10mila firme degli agricoltori esasperati
11 luglio 2025 - 16:13
(ACRA) - "La gestione della fauna selvatica in Abruzzo rappresenta oggi una delle emergenze più gravi per il settore agricolo regionale, ma la maggioranza di centrodestra continua a dimostrare totale immobilismo di fronte a una situazione ormai fuori controllo. Anziché intervenire con misure concrete, la Giunta ha optato addirittura per una riduzione drastica delle risorse: nel bilancio 2025 i fondi destinati ai risarcimenti al settore agricolo e zootecnico sono stati infatti tagliati del 60%. Una sforbiciata di oltre 260 mila euro che lascia disponibili, ora, appena 180 mila euro, aggravando ulteriormente una situazione già fortemente compromessa". Lo affermano in una nota il vicepresidente del consiglio regionale, Antonio Blasioli, e Dino Pepe, già assessore alle politiche agricole, a commento della delibera di attuazione dei tagli in bilancio per dare copertura al disavanzo sanitario. Secondo i Consiglieri del Pd, questa decisione rappresenta un vero e proprio schiaffo agli agricoltori abruzzesi che hanno visto le proprie aziende messe in ginocchio dai danni causati dalla fauna selvatica. "Non possiamo non ricordare – dichiarano - le recenti audizioni, in Conferenza dei Capigruppo, di quattro associazioni di settore (Confagricoltura, CIA, Copagri e LiberiAgricoltori) che hanno consegnato al presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri ben 10mila firme di agricoltori esasperati, avanzando, alla presenza dell'assessore all'agricoltura Emanuele Imprudente, puntuali richieste per una gestione più efficace della problematica. Non ultima, una proposta di modifica della legge regionale per l'esercizio dell'attività venatoria e la protezione della fauna selvatica. Ad oggi, nessuno degli impegni assunti in quella sede è stato rispettato – proseguono Blasioli e Pepe -. Al contrario, si continua a tagliare risorse già di per sé insufficienti senza una concreta e fondata indicazione su come e dove reperire i fondi necessari. Il Dipartimento Agricoltura intanto subisce, per il triennio 2025-2027, una riduzione di circa 4 milioni di euro (3,7 milioni), e non vi è alcuna certezza sulle risorse disponibili. Risorse tuttavia fondamentali per sostenere il settore primario abruzzese e garantire servizi essenziali agli imprenditori agricoli. La situazione relativa ai contributi si fa sempre più drammatica: nel corso di questi 6 anni di governo di centrodestra, il pagamento degli indennizzi è stato drasticamente ridotto, con rimborsi che coprono appena il 15-20% dei danni effettivamente riscontrati. Di fronte a questa inadeguatezza del sistema, molti agricoltori hanno smesso persino di presentare denuncia, completamente sfiduciati da un meccanismo che non li tutela minimamente. È necessario e urgente un cambio di passo, va attivato un sistema di monitoraggio omogeneo, trasparente e costantemente aggiornato, fondato su criteri scientifici condivisi e riconosciuti. Solo attraverso questo approccio sarà possibile calibrare correttamente le azioni, valutare i risultati ottenuti e rendere finalmente trasparente il rapporto tra fauna, territorio e attività imprenditoriali. Occorre poi garantire risarcimenti tempestivi e adeguati per tutti i danni causati dalla fauna. I fondi in bilancio per gli indennizzi erano già gravemente insufficienti, a seguito del taglio del 60% le risorse si sono ancora di più assottigliate e per questo motivo vanno subito ripristinate. È fondamentale incentivare inoltre le misure di autodifesa per gli agricoltori: la prevenzione deve essere sostenuta con risorse adeguate per l'installazione di recinzioni, sistemi dissuasivi efficaci e protezioni specifiche per allevamenti e colture. Bisogna dare subito attuazione alle richieste del mondo agricolo abruzzese, a partire dalla revisione complessiva delle leggi regionali in materia di gestione e disciplina dei danni causati dalla fauna selvatica e dell'esercizio venatorio, anche nell'ottica di rimuovere definitivamente gli ostacoli burocratici che impediscono la partecipazione attiva degli agricoltori nelle decisioni che li riguardano direttamente. Anche perché Il problema della gestione della fauna non riguarda soltanto la tutela delle colture e della produzione agricola, ma coinvolge anche l'incolumità delle persone, come dimostrano purtroppo i numerosi e sempre più frequenti incidenti stradali causati dalla presenza incontrollata di animali selvatici sulle nostre strade". "La maggioranza di centrodestra - concludono i consiglieri regionali del Pd - ha il dovere di assumersi le proprie responsabilità e fornire risposte concrete a una emergenza che non può più essere ignorata o affrontata con tagli indiscriminati alle risorse. Gli agricoltori abruzzesi meritano rispetto e soluzioni efficaci, non l'ennesima dimostrazione di immobilismo e superficialità". (com/red)