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Facchinaggio Asl 2, Taglieri: "La nuova direzione non ripeta gli errori del passato"

14 luglio 2025 - 11:52

(ACRA) – “Ancora una volta si taglia sulla pelle dei lavoratori. Oltre sessanta persone, impiegate nei servizi di facchinaggio della Asl 2, rischiano il licenziamento tra pochi giorni. Chi resterà continuerà a operare per pochi spiccioli, con orari spezzettati e ingestibili, in condizioni che nulla hanno a che fare con la dignità del lavoro. È l’ennesima vergogna prodotta da anni di scelte sbagliate e irresponsabili”. Lo dichiara Francesco Taglieri, capogruppo del Movimento 5 Stelle. “Parliamo di lavoratori che portano a casa 500 o 600 euro al mese – quando sono fortunati – con turni distribuiti nell’arco dell’intera giornata, che rendono impossibile costruire qualsiasi alternativa. Non si può chiamare lavoro ciò che non consente nemmeno di garantire un pasto caldo o proteico alle proprie famiglie. È sfruttamento legalizzato, tollerato all’interno della sanità pubblica abruzzese. La responsabilità di tutto questo ricade su chi ha guidato fino a ieri la direzione strategica della Asl 2, che insieme al presidente Marsilio  - spiega Taglieri - ha usato la mannaia per tagliare servizi e posti di lavoro, dimostrando una totale incapacità di programmazione e governo del sistema sanitario. Una gestione miope e fallimentare che ha prodotto solo precarietà, disservizi e sfiducia”. Il capogruppo rivolge un appello alla nuova direzione strategica “non commettete gli stessi errori. Il taglio di queste professionalità non è solo un atto ingiusto verso chi lavora, ma avrà effetti a catena sull’intero sistema ospedaliero. Il personale ausiliario svolge mansioni essenziali; se venisse tagliato, toccherà agli operatori socio sanitari sostituirli, allontanandoli dalle cure dirette ai pazienti”. “Con l’attuale carenza di operatori, anche gli infermieri saranno coinvolti, con conseguente demansionamento e ricorsi inevitabili davanti al giudice del lavoro, come già accaduto in passato. Oltre il danno, la beffa: si finirà per spendere di più, peggiorando ulteriormente i servizi. Chi ha responsabilità oggi – conclude – ha il dovere morale e istituzionale di fermare questo scempio. Servono decisioni coraggiose per migliorare le condizioni economiche e organizzative di chi lavora nei nostri ospedali. Il Movimento 5 Stelle continuerà a battersi per una sanità pubblica fondata sulla qualità, la giustizia e il rispetto dei diritti. Il tempo degli alibi è finito: ora servono risposte, e subito". (com/red)

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