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Ospedale Santo Spirito Pescara, Blasioli: "Le sale sono chiuse e questo è un danno"

16 luglio 2025 - 18:07

(ACRA) – “La Asl di Pescara, nel tentativo di rispondere alle nostre accuse fondate, finisce ancora una volta per disprezzare il lavoro delle equipe chirurgiche, cui va la nostra solidarietà, visto che, contrariamente a quanto sostenuto dai vertici dell’azienda, lavorano anche a luglio. Le sale sono chiuse e questo è un danno”, rileva il vice presidente del Consiglio regionale, Antonio Blasioli.  “La presenza dei lavori assicura gli standard di sterilità delle altre sale? Per l’ennesima volta, dopo una nostra nota in cui vengono segnalate inefficienze ed errori nella Asl di Pescara, tocca all’azienda provare un goffo tentativo di smentita. Tuttavia – aggiunge - la replica, non solo conferma che quanto denunciato, cioè la diminuzione del numero di sale operatorie attive nell’ospedale Santo Spirito di Pescara, è reale ma finisce per far imbestialire i chirurghi ospedalieri e i loro staff, che si sono visti sbattuti sui giornali per un presunto disimpegno nel mese di luglio”. “Una linea difensiva, quella della Asl, decisamente coerente con le affermazioni dell’assessore regionale Verì e del presidente Marsilio che a più riprese hanno dato colpa del debito sanitario agli infermieri assunti, cercando di far credere agli abruzzesi che il buco nei conti non sia merito dalla loro gestione completamente errata, ma di chi lavora sul campo. Nella risposta, il direttore sanitario dimostra puntualmente quello che abbiamo detto: quattro sale del blocco operatorio del presidio di Pescara sono inutilizzabili per i lavori di ristrutturazione e ammodernamento ma, nel frattempo, le quattro sale ‘temporanee’ da utilizzare in sostituzione di quelle oggetto di lavori e per le quali la Asl sta spendendo molto più dei due milioni di euro previsti, non sono ancora pronte. Il risultato è che fino a metà settembre - ma siamo certi che non sarà quello il termine finale -, nell’ospedale di Pescara, con ripercussioni non solo nella nostra provincia ma nell’intero Abruzzo, saranno attive ben quattro sale operatorie in meno rispetto alle normali undici”. “Quattro sale operatorie in meno, nonostante i conteggi del direttore e le sue dichiarazioni sul fatto che l’estate si operi meno – che hanno fatto imbestialire le chirurgie ospedaliere - sono una carenza importante, soprattutto se questa eventualità non è legata a imprevisti ma a problemi di programmazione” rileva ancora il vice presidente. “Affermare poi con certezza, come fa il direttore, che questa situazione non avrà alcun impatto sugli interventi programmati o sulle eventuali urgenze ci sembra quanto meno azzardato, anche considerato che l’ospedale di Pescara è il principale presidio sanitario della Regione. Basti pensare che, giusto qualche settimana fa, la mancanza di fondi per gli infermieri per pagare i turni aggiuntivi, aveva costretto la Asl a reintegrarli in fretta e furia per evitare che saltassero interventi, come già stava accadendo. Possiamo solo immaginare quello che sta succedendo ora che si sta operando con quattro sale in meno. Nutriamo inoltre più di un dubbio che le sale operatorie attive, adiacenti a quelle con i lavori in corso, possano garantire le condizioni di sterilità previste dalla normativa. Chiediamo che la Regione controlli che questo venga verificato da chi di dovere all’interno dell’ospedale” conclude Blasioli. (com/red)

 

 

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