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Ospedale Teramo, Cavallari: "Atto aziendale da cambiare. Verì fermi depotenziamento"

18 luglio 2025 - 12:12

(ACRA) – “Il nuovo atto aziendale della Asl di Teramo, approvato con delibera n. 1157 del 9 luglio 2025, contiene decisioni gravi e inaccettabili: il declassamento del Servizio trasfusionale del P.O. di Teramo da Unità Operativa Complessa (UOC) a Unità Operativa Semplice a Valenza Dipartimentale (UOSD) e lo spostamento del reparto di Psichiatria da Teramo a Giulianova”, rileva il consigliere Giovanni Cavallari (Abruzzo Insieme). “Scelte che non trovano alcuna giustificazione clinica, normativa o territoriale, e che rappresentano un attacco frontale alla sanità pubblica del capoluogo di provincia. Chiedo all’assessore regionale alla Sanità Nicoletta Verì, e alla dirigente del Dipartimento Emanuela Grimaldi, di intervenire immediatamente per modificare queste disposizioni. L’atto aziendale così com’è va cambiato: è stato concepito male e peggiora la qualità dell’offerta sanitaria provinciale” commenta. “Il Servizio Trasfusionale di Teramo  è oggi l’unico riferimento operativo e organizzato per tutta la  rete aziendale. Nonostante questo, la Asl ha scelto di ridurlo a UOSD, in contrasto con quanto previsto dalla L.R. 60/2023 e dal Programma Operativo 2025–2027 (DGR 427/2025), che ne confermano la valenza di Unità Complessa a livello aziendale. Una scelta che aggrava una situazione già critica, come dimostrano i dati 2024 del Centro Regionale Sangue: 37,4 unità/1000 abitanti di emazie raccolte (media regionale: 44,8); 10,3 kg/1000 abitanti di plasma (media regionale: 14,7)” rileva ancora Cavallari. “Questa decisione indebolisce la rete, penalizza i donatori, allontana i giovani medici e mette a rischio la capacità della Asl di raggiungere l’autosufficienza trasfusionale. Ancora più incomprensibile è la scelta di trasferire il reparto di Psichiatria a Giulianova” aggiunge il consigliere. “Teramo ha una lunga e prestigiosa storia psichiatrica, riconosciuta a livello nazionale. È stata la culla della psichiatria moderna abruzzese, con un sistema integrato tra ospedale, università, servizi sociali e territorio. Spostare Psichiatria da Teramo non è solo uno schiaffo alla storia della città, è una scelta sbagliata - sottolinea - che compromette la continuità terapeutica, la rete di emergenza e la qualità della presa in carico dei pazienti più fragili, userò ogni strumento previsto dal mio ruolo per bloccare questo atto sbilanciato”. “Non è pensabile restare in silenzio davanti a un atto che danneggia la sanità del capoluogo. Userò ogni prerogativa istituzionale e politica prevista dal mio ruolo di consigliere regionale per affossare un atto sbilanciato e profondamente sbagliato, frutto di una visione miope della rete sanitaria provinciale. L’ospedale di Teramo ha bisogno di investimenti e riconoscimento, non di spoliazioni silenziose. Questa battaglia la porterò avanti in Consiglio Regionale, nelle Commissioni competenti e in tutte le sedi opportune. L’ospedale di Teramo non si tocca. La sanità pubblica non si indebolisce, si difende” conclude. (com/red)

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