Terme Caramanico, Di Marco: "Governano ovunque ma tante incompiute"
25 agosto 2025 - 09:17
(ACRA) – “Tornerò a chiedere che ci si confronti in Commissione e non sulla stampa su argomenti che sono stati e sono fra le mie priorità, non solo di consigliere regionale, ma di amministratore, nonché di cittadino e testimone delle aree interne. Il metodo che la destra sta rodando, quello di zittire le voci contro, non è una bella pratica, né ha efficacia, perché i problemi restano irrisolti. Io non ci sto a farmi prendere in giro: quelle sollevate sono istanze, non polemiche, servono risposte, non contentini e insulti”, scrive il consigliere regionale Antonio Di Marco (PD). “Parliamo delle sorti delle Terme di Caramanico: non è pensabile che il presidente di una regione che governa da sette anni dica che se ne occuperà perché ha a cuore il futuro di quel comprensorio e del suo storico termalismo, nel rispondere a chi lo incalza a causa proprio dell’inerzia e dell’indifferenza finora manifestata. Diversamente non si spiega perché l’operazione spot possibile per il Napoli Calcio non sia replicabile sulle terme, tant’è che a dicembre è stata bocciata la mia risoluzione che chiedeva 8 milioni di euro a cui la destra ha detto no. Perché? Bisognerebbe spiegare a Marsilio – sggiunge Di Marco - che un ente pubblico ha prerogative diverse da un soggetto privato e che il prezzo di mercato non contempla il costo sociale. Poi, sul danno erariale, diventa una questione di coraggio che evidentemente manca. Infatti il presidente nulla ha fatto per dimostrare l’interesse che dice di avere a fermare l’agonia che ha distrutto l’economia di un territorio. I fondi per i mercatini di Natale non bastano”. “Decisionismo paralizzato e paralizzante, ci sono tanti altri esempi: la ferrovia e il mancato accoglimento della variante dei cittadini per fermare l’impatto che la velocizzazione della tratta Roma Pescara porterà alle case e alle attività da Chieti Scalo in poi, sacrifici e investimenti di centinaia di famiglie e imprese polverizzati; i milioni di euro per il bacino minerario, progetto non concluso dopo i 3.500.000 di fondi dell’ex presidente D’Alfonso appaltati dalla Provincia, a cui se ne dovranno aggiungere altri 2 per riattivare i sentieri fino a Lettomanoppello, Abbateggio e Roccamorice diretti alla cascata di Cusano, emendamento presentato a dicembre e anch’esso bocciato. Come per il progetto degli impianti sciistici di Passolanciano, fondi tagliati, interventi rimodulati male, spot sul grande futuro del turismo invernale di Marsilio per dissimulare l’imbarazzo, immagine degli operatori e del comprensorio montano danneggiati senza ristori” prosegue. “Dovremmo stare zitti ed evitare la polemica? – si chiede il consigliere. Della sanità meglio non parlare, ma è un fatto la calma, anzi la sordità della destra di fronte alla condizione di gente che rinuncia a curarsi, ai 60.000 cittadini senza medico di base nelle aree interne, all’insofferenza malamente manifestata in Consiglio dal presidente, quando ho osato dare voce a decine di malati oncologici rimasti senza farmaci a causa della disorganizzazione di questo comparto. Dovremmo stare zitti di fronte a tutto questo, come ci consiglia il consigliere D’Incecco intervenendo sui lavori della Statale Tiburtina nel tratto dell’alta Val Pescara e dell’area della Maiella, che addirittura stigmatizza pure chi se ne occupa? Aspetta settembre che l’Anas riprenda, ma come si fa senza che la Regione agisca sulla sponda crollata? Possibile che una destra che governa il Paese, la Regione, la Provincia non riesce a sbloccare il cantiere di Turrivalignani, che ha fermato il corso della SS per via della frana di cinque mesi fa? Né si accorge che quello sta segnando pesantemente le sorti della parallela ‘Pescarina’? L’ex Tiburtina, con tutte le sue ferite accumulate dalle mancate manutenzioni degli ultimi sette anni, è un’alternativa sì, ma oggi sempre più pericolosa sia per i residenti e sia per gli automobilisti. Come risposte non ce ne sono state a monte, per lo svincolo da Bolognano verso piano d'Orta, località ex ristorante Il Postiglione e per il tratto compreso tra Bolognano e Scafa, in località Piano d’Orta, nell'ultima curva all'altezza dell’ingresso verso la centrale Enel e neppure per quei sindaci e quelle comunità che a primavera hanno avuto danni enormi per le condizioni delle strade e non sono stati degnati né di risposte, né della Commissione speciale che avevo chiesto per verificare i danni. Poi, la strada per la Valle Giumentina, la chiusura per danni da maltempo e la mancanza di interventi non ha consentito la fruibilità turistica in questa stagione”. “Risposte servono e le avremo nelle sedi opportune, la Commissione Ambiente, Infrastrutture e Territorio e la Vigilanza, attraverso cui si parla con la cittadinanza e dove si ascoltano i sindaci e i rappresentanti degli enti competenti, zittiti finora dalla mancanza di una convocazione su tali argomenti”, conclude. (com/red)