Monaco: Sul lago di Bomba serve coerenza, non ambiguità
19 settembre 2025 - 15:31
(ACRA) - "Siamo passati dal nucleare teorizzato da Calenda alle trivelle di Sottanelli e Bonanni. Azione sembra oggi impegnata a proporre modelli di sviluppo vecchi, dannosi e incoerenti, come quello dell’estrazione di gas nel bacino del lago di Bomba, proprio nel cuore di un’area delicata e paesaggisticamente unica. Questa vicenda evidenzia un nodo politico: le posizioni sono talmente distanti che occorre chiedersi, seriamente e pubblicamente, se il Patto per l’Abruzzo abbia ancora le condizioni per tenere insieme sensibilità così divergenti. Perché continuare a fingere unità dove non c’è rischia di renderci poco credibili di fronte all’elettorato. E’ doveroso ricordare che Azione fa parte di una coalizione, quella del Patto per l’Abruzzo, e che proprio quella coalizione ha sottoscritto all’unanimità la prima proposta di legge regionale, a mia prima firma, condivisa da tutti i consiglieri di minoranza: l’istituzione della Riserva Naturale Regionale del Lago di Bomba. Quella proposta legge è nata per proteggere e valorizzare un’area fragile, paesaggisticamente unica e a rischio, e per istituire una vera area protetta. Forse Sottanelli ignora che i suoi rappresentanti in Regione hanno sottoscritto e sostenuto quel provvedimento. Farebbero bene, dunque, a chiarirsi prima al loro interno. Alla zona industriale di Val di Sangro, strategica per l’intero Abruzzo, non servono trivelle, ma politiche infrastrutturali e industriali serie. E voglio ricordare che l’unico governo regionale che ha dato risposte concrete alle richieste dell’allora AD di FCA Sergio Marchionne è stato il governo D’Alfonso, che ha completato la Fondo Valle Sangro e messo le basi per collegare finalmente l’area industriale al porto di Napoli e al Tirreno, con benefici evidenti per il trasporto merci e la competitività. Il governo Marsilio, nonostante l’opportunità delle risorse del PNNR, ha abbandonato completamente il trasporto su ferro, lasciando la tratta ferroviaria da Piane d’Archi a Castel di Sangro in uno stato di totale degrado, le promesse di rilancio si sono rivelate solo favole elettorali. Le vere risposte per la Val di Sangro devono essere: infrastrutture moderne, ferrovia funzionante, programmazione industriale avanzata e sostenibile e costo del lavoro sostenibile. E queste risposte, finora, le ha date solo il centro-sinistra. Tutto il resto – dal gas alle promesse vuote – sono chiacchiere inutili, che non servono né al territorio né al futuro dei giovani abruzzesi". E' quanto si legge in una nota a firma del consigliere regionale di AVS - Patto per l'Abruzzo Alessio Monaco. (com/red)