Terme di Caramanico, Blasioli: Servono soluzioni diverse, non si può più perseverare in questo errore
20 novembre 2025 - 15:31
(ACRA) - "Era fissato alle 12.00 di oggi, giovedì 20 novembre, il termine per la presentazione delle offerte in relazione al bando di gara per la Concessione pluriennale di sfruttamento delle acque minerali termali di Caramanico Terme, pubblicato lo scorso 3 luglio. Tuttavia, con determinazione n. 220 del 17 novembre 2025, pubblicata in rete lo stesso giorno, la scadenza è stata rinviata al 2026, precisamente al prossimo 27 febbraio (alle ore 12). Una proroga che equivale a perdere altri tre mesi e, in sostanza, a rinunciare alle Terme anche per la stagione 2027. Non è la prima volta che Areacom si cimenta in proroghe al fotofinish. A volte è avvenuto per la correzione di passaggi del bando che meritavano di essere corretti, altre per scelte incomprensibili o disattenzioni. In questo caso però, come si evince dalle motivazioni alla base della proroga, ci troviamo di fronte a motivazioni di altro tipo. Non sono pervenute offerte perché nessuno avrebbe avanzato richieste di chiarimento che possano essere sintomatiche di una partecipazione, ma soprattutto leggiamo che «non è ancora stata perfezionata la vendita giudiziaria dei complessi immobiliari», ovvero quelli oggetto del fallimento. Questa motivazione dà la misura di come alla base manchi una chiara volontà politica, di come sulle Terme di Caramanico continui a regnare un caos primigenio, e tutto questo va evidenziato. Non sappiamo se la Regione Abruzzo abbia preso accordi con la curatela per attendere una nuova asta fallimentare, che sarebbe l’ottava, ma di certo ci lascia perplessi il fatto che i bandi per lo sfruttamento delle acque fossero stati impostati per riconoscere premialità a chi acquisiva lo stabilimento produttivo dentro Caramanico, mentre ora invece si capovolge la procedura e si aspetta la fissazione dell’ottava asta, che tra l’altro, se venisse programmata oggi, di certo non consentirebbe la partecipazione per tempo al bando per lo sfruttamento della acque. Per mesi Marsilio e il centrodestra hanno sostenuto che bisognava prevedere misure premiali per l’assegnazione dello sfruttamento delle acque, misure che potessero incentivare l’acquisto del lotto dello stabilimento termale finito all’asta, misure che avevano fatto temere ai cittadini di Caramanico che l’acqua potesse essere sfruttata anche all’esterno del comune, e ora si argomenta il rinvio a febbraio sostenendo che nessuno ha acquisito quei beni su cui non si è svolta alcuna asta dopo l’indizione di questa gara? Spiace soprattutto per Caramanico e l’intero circondario della Maiella, perché ogni giorno che passa rappresenta un giorno in più di sofferenza per i comuni, le comunità, gli esercenti commerciali e le strutture ricettive. Ora che con certezza è saltata anche la stagione 2027 credo sia un obbligo per il centrodestra abruzzese non perseverare su questa strada che, come si è visto, non conduce a nulla, eccetto continuare a danneggiare Caramanico e i Comuni della Maiella. Occorre quindi cambiare strategia. Noi abbiamo proposto in questi anni diverse soluzioni, ma siamo aperti anche ad alternative concrete che provengano da chi oggi governa la nostra Regione". E' quanto si legge in una nota a firma del vicepresidente del Consiglio regionale Antonio Blasioli. (com/red)