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Sciopero sindacati, Paolucci: "Il Paese e l'Abruzzo hanno bisogno di risposte concrete"

12 dicembre 2025 - 12:36

(ACRA) -  “Una presenza irrinunciabile quella del Partito Democratico all’Aquila, accanto ai lavoratori e ai sindacati della Cgil, per una mobilitazione importante e necessaria. La grande partecipazione, con venti pullman arrivati dall’Abruzzo e dal Molise dimostra quanto sia forte e diffuso il disagio di fronte a una situazione economica e sociale sempre più complessa” così il capogruppo PD in Consiglio regionale Silvio Paolucci con il segretario regionale Daniele Marinelli. “Dalla mobilitazione che ha visto tra gli altri l’intervento del segretario nazionale della Filcams Cgil, Fabrizio Russo, si è levata una voce chiara – riferiscono -  il Paese ha bisogno di risposte concrete, non di slogan. Le ragioni della protesta, illustrate in questi giorni dalla Cgil Abruzzo Molise, unite ai dati che vengono fuori sulla situazione dell’Abruzzo, ci dicono che la produzione industriale è ferma da oltre trenta mesi, che la cassa integrazione sta esplodendo con numeri drammatici, che la manifattura è in stallo e che anche i Comuni, a causa dei pesanti tagli ai trasferimenti, rischiano di non riuscire più a garantire i servizi essenziali ai cittadini. Di fronte a tutto questo, la legge di bilancio del Governo non interviene, non sostiene l’industria, non tutela il lavoro, non contrasta il declino economico, lasciando famiglie, imprese e amministrazioni locali senza strumenti adeguati. Siamo davanti a un Paese che arretra”. “Per queste ragioni oggi abbiamo scelto di essere presenti e di sostenere questa mobilitazione con convinzione. La difesa del lavoro e della coesione sociale è una priorità per il Partito Democratico, che continuerà a essere al fianco di lavoratori, studenti e sindaci e a chiedere con forza che Governo e Regione tornino ad occuparsi davvero dei bisogni delle persone e del futuro produttivo del nostro territorio. Alle carenze strutturali della legge di bilancio nazionale si aggiungono, per l'Abruzzo, le annunciate misure regionali: tagli per far fronte ai debiti della sanità, le nuove tasse, con l'incremento IRPEF in vigore dal 1° gennaio 2026, e nessun intervento per il rilancio dell'economia regionale. Siamo nella morsa della filiera di governo che ci costringerà ad anni di sacrifici: ascoltiamo l'appello del sindacato per costruire un'alternativa concreta che liberi l'Abruzzo da debiti sanitari e arretramento economico” concludono. (com/red)

 

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