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Disabilità: Pietrucci su fondi "Vita indipendente"

21 novembre 2022 - 11:59

(ACRA) - "Tra le tante cose da non fare, per chi amministra la cosa pubblica, c’è il dovere di non illudere le persone, non discriminarle, non aggiungere danno e umiliazione a chi già vive in condizioni difficilissime. La Giunta Marsilio e l’assessore Quaresimale, purtroppo hanno raggiunto questo triste risultato gestendo in modo assurdo il programma 'Vita indipendente' (previsto dalla legge regionale del 23 novembre 2012 n. 57) attraverso un Bando finanziato per il 2022 con soli 728.000 €. Con queste risorse solo 1/6 delle circa 400 domande presentate dalle famiglie abruzzesi che hanno a carico un disabile grave o gravissimo - ai sensi della legge 104/92 art.3 comma 3 - riceverà i contributi richiesti. Una vera vergogna". Lo dichiara il consigliere regionale del Partito Democratico, Pierpaolo Pietrucci, e prosegue: "La denuncia e la minaccia di azioni eclatanti sollevate dalla CGIL e dall’associazione “Carrozzine determinate” ha costretto l’assessore ad annunciare l’incremento del fondo. Bene: le domande presentate nel 2022 necessitano di fondi per 3.596.000 €. Vorrei chiedere a Quaresimale: perché il Bando non era già dotato di una adeguata copertura finanziaria? Perché si deve ricorrere all’assestamento di Bilancio? In concreto quanto verrà stanziato ulteriormente, visto peraltro che siamo alla fine del 2022? E se poi l’intero sistema socio-sanitario riduce i servizi territoriali alle famiglie e ai cittadini, siamo sicuri che queste risorse basteranno a garantire a tutte le persone con disabilità il diritto a vivere nella società con la stessa libertà di scelta e partecipazione delle altre persone? Non capisco proprio perché si debba fare la politica con gli annunci invece di agire per tempo, perché non si governi coinvolgendo i soggetti interessati. Lo scorso anno l’assessore vantò 'il successo del Bando' come se fosse un vanto avere purtroppo una ampia platea di persone e famiglie bisognose. Una vera strategia di inclusione dovrebbe governare trasversalmente tutte le scelte politiche pubbliche: quelle urbanistiche, di welfare, del lavoro e della formazione, della fiscalità. Almeno di fronte a iniziative specifiche, si facciano meno parole e si garantiscano i diritti dei più fragili", conclude Pietrucci. (com/red)